Seveso, la sala studio della biblioteca intitolata a don Angelo Mutti

Un gesto di riconoscenza nei confronti di una persona che ha dato tanto alla nostra città. Come religioso e come uomo di cultura: domani, giovedì 21, l'amministrazione comunale alle 18 intitolerà a
don Angelo Mutti una sala studio della biblioteca. Più precisamente la Sala Studio situata al secondo piano di "Villa del Sole". Come ricorda il sito ufficiale del Comune di Seveso, don Angelo Mutti, nato nel 1935 e venuto a mancare nel 1997, ha svolto per 18 anni la sua...

Un gesto di riconoscenza nei confronti di una persona che ha dato tanto alla nostra città. Come religioso e come uomo di cultura: domani, giovedì 21, l'amministrazione comunale alle 18 intitolerà a

don Angelo Mutti una sala studio della biblioteca. Più precisamente la Sala Studio situata al secondo piano di "Villa del Sole". Come ricorda il sito ufficiale del Comune di Seveso, don Angelo Mutti, nato nel 1935 e venuto a mancare nel 1997, ha svolto per 18 anni la sua missione pastorale nella nostra città dimostrandosi grande uomo di Dio, sempre pronto al dono di sé fino a privarsi del necessario a favore dei bisognosi. Molteplici furono le sue iniziative sul territorio sevesino: fu attivo collaboratore delle  ACLI di Seveso, avviandone i corsi serali scolastici di recupero per adulti organizzati dalle stesse, organizzatore dei campi scuola e responsabile dell´Oratorio Femminile di Seveso. Fu anche collaboratore del Periodico "Il Cittadino" nella redazione locale di Seveso e fondatore del Coro Parrocchiale. Si distinse come fondatore del Gruppo Missionario di Seveso, secondo cui attraverso il recupero di materiali usati si poteva fare del bene, poiché, come era solito dire "nel tuo cortile non fioriscono fiori, ma opere di bene". Non da ultimo è stato autore dell´opera "L´Avvenimento", poema in terzine dantesche di comprovata qualità rifacentesi in chiave moderna alla struttura metrica e narrativa della Divina Commedia. Dopo l´impegno pastorale a Seveso fu chiamato come coadiutore presso l´Ospedale di Desio e infine come parroco della chiesa di San Giuseppe nella natia Nova Milanese, in cui ha svolto la sua opera per soli 33 giorni.