Seveso, ladri imbranati: spaccata dall'orefice, ma è chiuso da maggio

Hanno lanciato la loro auto come ariete contro la saracinesca, pronti ad arraffare gioielli e monili d'oro: ma quando sono entrati hanno trovato il locale completamente vuoto. Dopo il botto causato, che ha svegliato i residenti, sono dovuti fuggire velocemente per evitare almeno di essere arrestati dai Carabinieri. E' difficile trovare ladri più imbranati di quelli che,  nella notte tra ieri (domenica 9) e oggi, hanno voluto colpire la gioielleria situata in piazza Cardinal Confalonieri,...

Hanno lanciato la loro auto come ariete contro la saracinesca, pronti ad arraffare gioielli e monili d'oro: ma quando sono entrati hanno trovato il locale completamente vuoto. Dopo il botto causato, che ha svegliato i residenti, sono dovuti fuggire velocemente per evitare almeno di essere arrestati dai Carabinieri. E' difficile trovare ladri più imbranati di quelli che,  nella notte tra ieri (domenica 9) e oggi, hanno voluto colpire la gioielleria situata in piazza Cardinal Confalonieri, esattamente di fronte alla scuola materna, nel pieno centro della città. Un colpo anche piuttosto rischioso, considerando la posizione del negozio e il fatto che il centro cittadino è comunque disseminato di telecamere. Non si sono tuttavia dati per vinti. Con un'auto, presumibilmente rubata, hanno sfondato le saracinesche quando erano ormai le 5 del mattino. Non sapevano però questi ladri che, a dispetto dell'insegna ancora ben visibile, l'oreficeria ha chiuso i battenti nel mese di maggio. Appena si sono precipitati dentro i locali, pertanto, invece di gioielli luccicanti si sono trovati di fronte soltanto qualche elemento di arredo ormai in disuso. Sul posto sono arrivati i Carabinieri, richiamati dai residenti che hanno sentito il forte colpo contro la saracinesca. Non abbiamo assistito alla scena, ma siamo convinti che qualcuno di loro sia pure finito a terra dal ridere. Del resto per capire se l'obiettivo poteva essere davvero interessante, per i ladri sarebbe stato sufficiente fare un salto in piazza durante la settimana: le vetrine abbassate avrebbero fatto capire che il negozio non era più in attività. I militari, attraverso le telecamere, stanno ora cercando di acquisire immagine preziose per risalire all'identità di questi malviventi.