La Briantea84 non impressiona: ma contro il Santa Lucia Roma è vittoria

SEVESO - La vittoria è arrivata, quello sì. E anche con un discreto margine. Il dominio che ci si attendeva, invece, non si è visto: il Santa Lucia Roma, squadra in piena ricostruzione, per tre quarti ha giocato quasi alla pari. Poi i biancoblù, nell'ultima frazione di gioco, hanno fatto la differenza

Mai banale questa sfida: sempre attesa, sempre sofferta. Nonostante tutto, Cantù-Roma lascia sempre tutti col fiato sospeso, fina alla fine. A trionfare è stata la UnipolSai, 65-47 su un Santa Lucia Roma che per tre quarti ha tenuto botta rendendo l’impresa più difficile e incerta di ogni scontato pronostico. La UnipolSai non ha certo brillato per verve e lucidità, più compatta in difesa ma quasi assente in attacco, lasciando a Roma tutto il margine per stare ampiamente in partita. La svolta è arrivata nell’ultimo atto, con quella tripla furiosa di Jordi Ruiz quasi a voler dire che l’esito non avrebbe potuto essere diverso. E sarà proprio lo spagnolo il leader in casacca biancoblù, con 16 punti caldissimi nelle mani. Davanti a lui il capitano dei gialloblù, Matteo Cavagnini, top scorer del match in doppia doppia con 20 punti e 19 rimbalzi.

Jordi Ruiz: “Ci sono leader in tanti aspetti, questa è una squadra piena di campioni, non contano solo i punti anche se mi fa piacere. Ci sono anche i giovani che sono entrati e hanno fatto bene. L’anno scorso c’era un altro giocatori con punti nelle mani come Gaz Choudhry, dobbiamo essere sempre al livello alto di prima. Ci proviamo. La sensazione era che Roma dominasse, ma ha segnato solo 27 all’intervallo. Il problema era il nostro attacco, non riuscivamo a combinarci bene, dobbiamo lavorare di più sulla sintonia con i compagni. Ogni partita va giocata fino in fondo, perché anche il Santa Lucia è cresciuto molto. Non sono certo scarsi, hanno difeso bene e hanno messo le trappole giuste. In Coppa Campioni saranno tutte gare chiuse fino all’ultimo quarto, anzi fino all’ultimo secondo quindi dobbiamo essere preparati a non mollare”. 

Ian Sagar: “Questa è una sberla per svegliarsi in vista della Coppa Campioni. Abbiamo vinto e dobbiamo essere contenti, la performance non è andata bene. La nostra brutta partita è stata oggi. Spero che tutti saremo in forma a Gran Canaria. Nello sport c’è sempre una seconda chance, per dimostrare che non sei scarso. Faremo tanto basket in due giorni, andiamo lì e giochiamo senza pensare troppo”. 

Marco Bergna: “Per tre quarti una brutta partita, non so cosa avevamo per la testa: non abbiamo difeso e abbiamo tirato male. Forse avevamo già i pensieri alle qualificazioni di Champions Cup o forse pensavamo che Roma fosse come all’andata. Non sono mai partite facili, non ci saranno mai da qui in avanti. Dobbiamo partire dalla difesa e costruire. Il Santa Lucia ha segnato molto bene, spero solo per noi sia stato un attimo di amnesia”.

Apre Domenico Beltrame dopo 90” passati a prendere le misure, aggancia Adolfo Berdun (2-2). Santa Lucia si porta avanti con Cristian Fares (2-4), a riportare i biancoblù in pari ci pensa Ahmed Raourahi (4-4), poi è tutto un inseguirsi, fino al +2 romano, firmato da Matteo Cavagnini in lunetta sul fallo di Francesco Santorelli (6-8). Ancora Berdun (8-8), ma poi è Roma a sembrare più aggressiva mentre la UnipolSai pasticcia e si perde un po’ in attacco. Time out di Marco Bergna a 2’35’’ dalla prima sirena: risponde subito lo statunitense in maglia biancoblù, portando in pari (10-10). Nell’ultimo minuto a Cavagnini risponde la penetrazione di Ahmed Raourahi, che col fallo trasformato in libero completa il gioco. Roma spreca tre occasioni nel pitturato di Cantù e il quarto finisce 13-12 per i padroni di casa. 

Ancora inseguimento in avvio di secondo quarto: i numeri dicono che Roma sta tirando meglio della UnipolSai, ferma a uno scarso 44%. La difesa invece funziona meglio, soprattutto nell’intercettare le palle incerte dei capitolini. A rimbalzo Bell si allunga su tutti i palloni, ma mancando le conclusioni diventa difficile prendere il largo. Dopo 5’ ancora 17-16, mentre Roma cerca di mettere avanti la testa con Pennino (17-18). La tripla di Berdun rimbomba in un palasport gremito (20-18), ma Cavagnini non sbaglia un colpo e riporta i suoi al + 2 (20-22).

L’italoargentino risponde a tono picchiando nella retina una bomba con libero incorporato (24-22). Time out Santa Lucia a 2’24” dalla sirena, poi Cavagnini a mettere i giochi sul 24 pari. Cambio sul fronte biancoblù, Filippo Carossino lascia il campo a Giulio Papi, subito a centro per il +2 UnipolSai su assist di Berdun (26-24). Roma prova a ricucire dalla lunetta (26-25), Papi infila il secondo personale di quarto e rimette Santa Lucia alle spalle (28-25). Prima della sirena è ancora Pennino a farsi sentire con il 28-27 che manda tutti nello spogliatoio. 

Alla ripresa, il campo non sembra regalare sorte migliore all’incontro: errori al tiro, gioco confuso e tabellone in silenzio per 90”. A mettere la giusta quadra ci pensa lo spagnolo Jordi Ruiz, 6 punti per riportare i biancoblù avanti sul 34-29. Roma avanza pericolosa con Stupenengo (34-35), mentre capitan Sagar ristabilisce ordine con gioco da tre dalla lunetta (37-35). Dopo la doppietta della coppia Berdun-Bell (41-37), Castellucci chiama time out. Pennino entra e realizza il -2, congelando il risultato del terzo periodo sul 41-39. 

Tutto il bello di questa partita sta nell’azione con cui si apre l’ultimo e decisivo quarto: Bell dietro la schiena fa sfilare la palla a Jordi Ruiz che la pennella dentro la retina con una tripla morbida (44-39). Ancora il catalano in contropiede per il primissimo vantaggio che si possa definire tale (46-39) e di nuovo dall’arco la benedizione del 49-41. Sagar decreta il +10, poi Carossino e di nuovo Ruiz per il 55-41, con un parziale di 11-2 che finalmente potrebbe incidere su una partita finora troppo equilibrata. Il capitano dalla sua mattonella non sbaglia, su assist del numero 11 canturino (59-43). Ultimi due minuti di gioco: la UnipolSai amministra senza farsi più riprendere, con Carossino a referto con l’ultimo canestro della sirena che vale il 65-47. 

(foto Diral)


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