Ritorna "Pane in piazza": panificatori solidali per aiutare l'Opera Don Guanella in Messico

SEVESO - Domani passata davanti alle chiese cittadine: pane fresco, preparato durante la notte, in diverse tipologie. E' la tredicesima edizione di "Pane in piazza", iniziativa che vede protagonisti i panificatori della città per aiutare l'Opera Don Guanella a Città del Messico

La spiga rappresenta la vita. Il lavoro dei panificatori di Seveso nobilita anche quella delle persone emarginate, offrendo loro un'importante sostegno e un'occasione di riscatto sociale. C'è davvero un gran bel significato nell'iniziativa "Pane in piazza", giunta alla sua tredicesima edizione, che domani permetterà ai cittadini di acquistare prodotto fresco, lavorato durante la notte, e allo stesso tempo compiere un gesto di grande solidarietà.

L'intero ricavato dell'iniziativa, che vede protagonisti Luigi Baio, i fratelli Spreafico, Luciano Tagliabue e Massimo Santambrogio, con il sostegno dell'amministrazione comunale e della Confcommercio di Seveso, andrà interamente devoluto all'Opera Don Guanella attiva a San Miguel Teotongo. Uno dei quartieri più popolari dell'estrema e immensa periferia di Città del Messico.

In tutto saranno 850 sacchetti contenenti pane di grano saraceno, grano duro, soia, semi vari. In distribuzione domani, domenica 23 aprile, nel corso della mattinata in tutti i sagrati delle chiese del territorio.

"Un grazie ai panificatori - afferma il sindaco Paolo Butti - per il loro gesto e per il loro impegno che dura ormai da 13 anni. I sevesini sanno essere solidali, come dimostra anche il ricavato di 2.800 euro dello scorso anno. Questa iniziativa, ormai, è uno dei riferimenti del nostro calendario cittadino, bello vedere i panificatori che dialogano tra di loro per dare vita a un'iniziativa solidale comune. Si parla tanto di aiutare gli altri 'a casa loro', ecco un modo concreto di farlo. Credo che questi microprogetti siano i più efficaci per questo scopo".

Si tratta del secondo anno per quanto riguarda gli aiuti al Messico. In precedenza i panificatori avevano sostenuto una realtà missionaria in Congo.

"Per noi - afferma Luigi Baio, uno dei protagonisti dell'iniziativa - è bello vedere che l'iniziativa si traduce in un'occasione di crescita per altre comunità. Ma, a nostra volta, ne usciamo arricchiti anche noi. Ho provato ad andare all'estero per formare dei panificatori in zone povere del mondo, ho trovato un cieco che insegnava il mestiere ai bambini. Ecco, sono tornato a casa io con una lezione di vita".

Gualfrido Galimberti


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