Mazza dona al Must nove dipinti con vedute storiche della città

VIMERCATE - Vive qui in città ormai dal 1971 e, per manifestare la sua riconoscenza e il suo attaccamento a questa terra che l'ha accolto, ha deciso di fare un dono prezioso: l'artista Clemente Mazzo ha regalato al Must nove suoi dipinti che raffigurano scorci storici della città

Un importante nucleo di nove dipinti del pittore Clemente Mazza, raffiguranti scorci storici della Vimercate di una volta, dal ponte di San Rocco a piazza Roma, dalla via Cavour alla chiesa di Santo Stefano, sono stati donati al Must. L'artista ha voluto così ringraziare l'intera città di Vimercate, nella quale vive e opera da oltre 40 anni, esprimendo il suo sentimento profondo di gratitudine e di appartenenza che lo lega alla città e ai suoi abitanti.

Arrivato a Vimercate nel 1971 da un piccolo paese della Calabria, San Pietro in Guarano in provincia di Cosenza, Clemente Mazza porta con sé l'amore per la sua terra d'origine, il temperamento delle sue genti e l'innata passione per la pittura che il suo amico e maestro Giuliano Sicilia gli aveva fatto scoprire.

Fin da ragazzo, Clemente riconosce nella pittura un linguaggio per comunicare non solo forme esteriori, ma anche e soprattutto emozioni intime. Frequenta allora il Liceo Artistico e poi l'Accademia di Belle Arti di Brera, dove affina la sua tecnica espressiva con particolare predilezione per l'arte fiamminga, della quale diviene abilissimo interprete e creatore stimatissimo.

La produzione pittorica spazia in un ambito vasto: dalla ritrattistica da posa e da foto alle nature morte di composizioni floreali e di scenari consueti di vita quotidiana, dallo stile sanguigno dei nudi femminili eseguiti su posa reale, alla riproduzione di quadri celebri e raffiguranti personaggi di un lunghissimo spazio temporale che va dal 1300 al 1700.

L'artista personalizza le sue rappresentazioni con l'espressività tridimensionale e l'originalità di un'armonia cromatica che incanta l'osservatore, frutto di una ricerca individuale caratterizzata dall'accurata preparazione dei colori eseguita sempre personalmente. Terricci, albume d'uovo, pigmenti naturali e altri elementi danno origine a colori che, invecchiando naturalmente, conferiscono all'opera una vitalità sorprendente che sembra adeguarsi al decorrere del tempo stesso.

Nelle opere di Clemente Mazza affiora chiara ed evidente la conoscenza interiore delle sue rappresentazioni. In ogni soggetto raffigurato, sia esso un ritratto, una veduta o una natura morta, emerge chiara la ricerca del carattere intimo e peculiare, mai congelato al tempo delle conoscenze e dei ricordi, ma trasposto in una realtà presente sempre dinamica e coinvolgente.

“Se dipingo un portone – confida l'autore – penso alla vita che c'è oltre, alle persone che animano gli ambienti. Non lo vedo perciò come uno sbarramento verso l'esterno, ma come un'apertura per vedere oltre il muro, per penetrare il significato intimo di ogni apparenza. Questi pensieri dominano la mia mente, mentre la mia mano opera sulla tela come un semplice strumento di dialogo”.

Molti suoi dipinti fanno parte di collezioni private in Italia e all'estero e numerose sono anche le mostre personali e collettive che Clemente Mazza ha allestito in diverse città italiane, riscuotendo ovunque successi e ambiti riconoscimenti.

“Le opere donate dal pittore Clemente Mazza dimostrano la presenza di un importante patrimonio storico artistico nella nostra città e contemporaneamente la passione dell'artista per questi luoghi - dichiara Emilio Russo, assessore alla Cultura del Comune di Vimercate –. Voglio  sprimere il ringraziamento dell'amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza per la donazione di questa serie di dipinti che entra a far parte della collezione permanente del museo".

Oltre che a tutti i cittadini di Vimercate, l'artista vuole dedicare questo suo nucleo di opere alla moglie Lina, all'amata figlia Noemi col genero Leopoldo, al fratello fotografo Salvatore e alla cognata scultrice Christiane Löhr, oltre che al direttore del museo Angelo Marchesi.


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