Smorta: "Con me una città più viva e più attenzione all'economia locale"

DESIO - Paolo Smorta, il candidato sindaco della lista "Uniti per Desio", non ha dubbi: il primo atto in caso di vittoria elettorale è quello di togliere le rotaie del tram. E poi puntare subito a rivitalizzare il centro, con iniziative e con interventi a favore dei commercianti.

Pur trattandosi di una campagna elettorale, a differenza dei suoi avversari lui si è visto poco nel centro cittadino con il gazebo. Paolo Smorta, candidato con la lista "Uniti per Desio" alle elezioni amministrative del 5 giugno, preferisce muoversi diversamente. "Ormai la gente mi conosce - commenta Smorta - non mi piace neanche mettermi in piazza per attirare la gente. Come lista abbiamo la sede in via Garibaldi, chi vuole dare una svolta alla città venga a conoscerci. Davanti a un buon caffè saremo lieti di spiegare qual è la nostra idea per Desio".

Smorta non rinuncia a togliersi un sassolino dalle scarpe: "Chi mi conosce, sa che mi piace il contatto con la gente e che ci metto sempre la faccia. A me non piacciono le persone che si mettono a fare campagna elettorale sui social network. Serviranno anche quelli, ma l'utilizzo di profili falsi per denigrare gli avversari invece che porsi in modo propositivo, proprio non lo accetto e non lo capisco. Non è né leale né produttivo. Sì, mi riferisco al centrosinistra. E' evidente che c'è una strategia prestabilita con i cammellati di turno".

Il primo atto in caso di vittoria elettorale: "Togliere le rotaie del tram. E' l'aspettativa di 41 mila persone. Ed è fondamentale per dare il rilancio all'economia locale. Quello è il punto su cui insisto di più. L'amministrazione uscente ha condotto una grossa battaglia sul fronte della legalità. Molto imporante, ma ora bisogna pensare anche alle necessità dei nostri commercianti. Sono il motore di Desio: se loro lavorano, e se noi li aiutiamo con il recupero degli edifici dismessi e con interventi di riqualificazione, possiamo portare benefici a molte famiglie".

A un candidato che combatte anche contro la coalizione in cui è stato per quasi cinque anni non si può non chiedere cosa non gli è piaciuto di quell'esperienza e in cosa vuole differenziarsi: "Il coraggio. All'amministrazione Corti è mancato il coraggio di fare le scelte. Dal tram agli edifici dismessi, alla sburocratizzazione. Troppa paura di agire. Per quanto mi riguarda, credo che tutti mi riconoscano il fatto che l'indecisione non mi appartiene".