Lavoro: nel 2013 assunzioni in aumento per diplomati e laureati

Un titolo di studio serve sempre, ma fa la differenza in questo tempo di crisi. Lo rivela uno studio di Excelsior-Unioncamere mettendo in risalto che il 60% delle assunzioni per l'anno corrente è destinato a persone che hanno almeno un diploma di istruzione superiore. Dati che escludono le assunzioni stagionali e che parlano chiaro: 367 mila posti di lavoro nuovi creati dalle imprse, di cui 58 mila per laureati e 160 mila per diplomati. Sono numeri positivi poiché si tratta anche di un aument...

Un titolo di studio serve sempre, ma fa la differenza in questo tempo di crisi. Lo rivela uno studio di Excelsior-Unioncamere mettendo in risalto che il 60% delle assunzioni per l'anno corrente è destinato a persone che hanno almeno un diploma di istruzione superiore. Dati che escludono le assunzioni stagionali e che parlano chiaro: 367 mila posti di lavoro nuovi creati dalle imprse, di cui 58 mila per laureati e 160 mila per diplomati. Sono numeri positivi poiché si tratta anche di un aumento delle assunzioni rispetto a quanto era avvenuto nel 2012: pari all'1,4 per cento per i laureati e al 2,6 per cento per chi ha concluso i suoi studi con il diploma di scuola superiore. Quanto all'università, la ricerca ha messo in evidenza che le lauree più ricercate oggi dalle aziende sono tre: economia (17.040 che da soli costituiscono un terzo dei "dottori" ricercati), ingegneria (7.600 assunzioni, ovvero il 13 per cento, soprattutto in riferimento a indirizzo elettronico) e medicina (4.790, pari all'8,2 per cento dei laureati assunti).