Busnelli: "Il Polo del legno di Lentate è mancanza di strategia o spreco di denaro?"

MEDA - Da una parte la nostra città che ha una tradizione consolidata nel settore del legno. Anzi, proprio per questo è nota in tutto il mondo. E ha sul territorio un centro di formazione professionale di cui può tranquillamente vantarsi. A pochi chilometri, ma a Lentate sul Seveso, la nascita del Polo formativo del legno. Vermondo Busnelli, in Consiglio comunale, ha manifestato le sue perplessità

Qualche perplessità l'aveva già manifestata a titolo privato nei mesi scorsi: ma settimana scorsa Vermondo Busnelli, capogruppo della lista civica Meda per Tutti, ha sollevato ufficialmente la questione in Consiglio comunale. La sua attenzione, in particolare, è rivolta verso il Polo formativo del legno di Lentate sul Seveso, realtà di cui non vuole criticare la validità, bensì l'opportunità.

"Meda - ha spiegato Busnelli - ha un centro di formazione, nato dalla lunga tradizione artistica, artigianale e della medio-piccola industria della filiera del legno. E’ il CFP Terragni, dal nome prestigioso e nella città leader del design del mobile. Le generazioni che ci hanno preceduto hanno fatto nascere, coltivato, arricchito questa scuola, che ha svolto un ruolo fondamentale: ha contribuito alla crescita delle competenze necessarie per le botteghe distribuite sul territorio e per le piccole-medie imprese che si sono sviluppate grazie anche alle conoscenze acquisite con la frequenza e il contatto con i maestri di arti e mestieri".

Busnelli, citando anche l'esito di un convegno organizzato nel settembre 2013 con la partecipazione dell'architetto Antonio Citterio, ha ribadito un concetto molto semplice: il centro di una città vive e pulsa se la città è attiva, operosa e coltiva il senso del bello. "In questo contesto - ha aggiunto - la formazione svolge un ruolo trainante, soprattutto in una realtà come Meda che è stata ed è ancora, nonostante le difficoltà di questi anni, fortemente caratterizzata dalla capacità manifatturiera, lungo tutta la filiera del mobile: dall’idea e dal modello, dal design, alla realizzazione artigianale dei vari anelli della catena, alla industrializzazione e commercializzazione".

Da qui discendono tutte le sue perplessità: "Invece che potenziare e rivitalizzare il CFP Terragni, rafforzando i legami con il tessuto economico e sociale del territorio, introducendo nuove tecnologie ed elevando gli standard di apprendimento per meglio competere a livello globale, si crea un altro centro a pochi chilometri di distanza: il Polo Formativo dei Mestieri del Legno Arredo di Lentate sul Seveso. E’ difficile comprendere la logica di questa scelta: sembrerebbe un’altra storia di “lottizzazione”. Stupisce, anche, vedere l’apparente indifferenza delle istituzioni locali (Comune, Provincia e Regione) nella mancanza di coordinamento del poco di formazione professionale del legno e del design, che esiste sul territorio. Mi auguro che il nuovo centro di Lentate s’inserisca in un progetto di formazione d’eccellenza in pieno coordinamento con il CFP Terragni di Meda per cogliere tutte le sinergie del distretto. Per ora, nessuno riesce a vedere e cogliere questa strategia".