Nel 2014 sono stati aggrediti 2.266 rappresentanti delle forze dell'ordine

In un solo anno sono finiti all'ospedale 2.266 rappresentanti della legge, tra Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia locale. Tutti vittime di aggressioni. E' quanto rivela l'Asaps (Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale) dopo avere elaborato i dati forniti dall'osservatorio "Sbirri pikkiati". Cifre sostanzialmente in linea con quanto era accaduto nei dodici mesi precedenti (gli aggrediti erano stati venti in più, ovvero 2.286) e che, secondo l'Asaps, mettono in luce come og...

In un solo anno sono finiti all'ospedale 2.266 rappresentanti della legge, tra Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia locale. Tutti vittime di aggressioni. E' quanto rivela l'Asaps (Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale) dopo avere elaborato i dati forniti dall'osservatorio "Sbirri pikkiati". Cifre sostanzialmente in linea con quanto era accaduto nei dodici mesi precedenti (gli aggrediti erano stati venti in più, ovvero 2.286) e che, secondo l'Asaps, mettono in luce come ogni quattro ore uno rappresentante delle forze dell'ordine debba andare all'ospedale per essere medicato. Qualche volta, però, non si tratta soltanto di un cerotto e di qualche giorno di prognosi, bensì di conseguenze che portano all'invalidità intesa sia in senso fisico che psicologico. Il bersaglio preferito, stando ai dati diffusi, è l'Arma dei Carabinieri (il 48,9% delle aggressioni), poi la Polizia di Stato (33,3%) e la Polizia locale (10,9%, in crescita rispetto al 2013). Il 9,3% restante è costituito dagli altri corpi. Con una prevalenza di aggressioni nel Nord Italia (in totale 970, ovvero il 42,8%), mentre al centro sono state 556 (pari al 24,5%) e al Sud 740 (il 32,7%). Quanto al tipo di aggressione, nel 21,6% dei casi sono stati usati bastoni o coltelli. Gli autori, secondo l'osseratorio, sono sempre di più di nazionalità straniera: 947  casi (il 41,8%) contro gli 897 dei dodici mesi precedenti (che rappresentavano il 39,2%). Infine, un'aggressione su tre (743 in totale, per un 32,8%) è dovuta all'eccesso di alcol e droghe.