Regione Lombardia: ok al bilancio, tagli per 400 mila euro sui vitalizi

Un bilancio virtuoso, che conferma il primato del Consiglio regionale della Lombardia, l’Assemblea legislativa con il minor costo pro capite per i cittadini. Le due giornate di lavoro dedicate alla sessione di bilancio sono iniziate nella mattinata di ieri, lunedì 22 dicembre, con la discussione e l’approvazione a larga maggioranza del bilancio di previsione 2015 del Consiglio (53 voti favorevoli e 7 contrari). Tra i risparmi registrati dal bilancio, vanno registrati gli effetti dei prov...

Un bilancio virtuoso, che conferma il primato del Consiglio regionale della Lombardia, l’Assemblea legislativa con il minor costo pro capite per i cittadini. Le due giornate di lavoro dedicate alla sessione di bilancio sono iniziate nella mattinata di ieri, lunedì 22 dicembre, con la discussione e l’approvazione a larga maggioranza del bilancio di previsione 2015 del Consiglio (53 voti favorevoli e 7 contrari). Tra i risparmi registrati dal bilancio, vanno registrati gli effetti dei provvedimenti sul contenimento dei costi della politica e in particolare il taglio dei vitalizi, che porterà già per il prossimo anno un risparmio per le casse del Pirellone di oltre 400 mila euro, cui si aggiungeranno altre centinaia di migliaia di euro per gli anni 2016 e 2017. “Questo – ha detto il relatore del provvedimento, il vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti – è un altro tassello del meticoloso lavoro di risparmi ed economia che il parlamento lombardo sta portando avanti per liberare risorse da utilizzare per politiche attive di sostegno al lavoro e alla ripresa. Grazie a questi 400 mila euro che verranno risparmiati siamo riusciti ad esempio a prevedere tirocini formativi e borse di studio ai giovani”. Nel bilancio c’è poi il fondo nel quale confluisce la restituzione volontaria degli emolumenti percepiti dai Consiglieri regionali (525 mila euro) e destinato al sostegno delle piccole e medie imprese. “È importante anche sottolineare – aggiunge Cecchetti - che il Consiglio regionale non ha contratto alcun mutuo o indebitamento e non ha in essere contratti in strumenti finanziari e derivati. In generale, poi, le azioni intraprese vanno tutte nella direzione di produrre risparmi. Si pensi, ad esempio, al vantaggio economico derivante del passaggio a soluzioni open source, come ad esempio i programmi con licenza gratuita di OpenOffice, che produrranno risparmi di spesa nel medio e lungo periodo. Il nostro bilancio ha superato positivamente ogni controllo e per ora siamo riusciti, nonostante i tagli derivanti dal Governo centrale, con impegno e grande sforzo a garantire sempre e comunque un buon funzionamento del Consiglio regionale”. "Il Consiglio prosegue la sua attività di trasparenza e sobrietà - ha commentato il Presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo - il bilancio approvato oggi conferma la volontà della nostra assemblea di garantire efficienza, contenendo costi e spese". “Siamo favorevoli a questo bilancio – ha detto la Vice Presidente Sara Valmaggi del PD, intervenendo in Aula - perché ci richiama a proseguire nella strada della razionalizzazione delle spese, assolvendo in tal modo al nostro compito istituzionale di controllo e vigilanza. Unico rammarico è vedere i costi dei Sottosegretari ancora a carico del Consiglio”. Per il Consigliere Segretario Eugenio Casalino (M5S), anche lui intervenuto in Aula, “sono diverse le voci di bilancio che non ci convincono e diversi i margini di risparmio ancora possibili. Siamo inoltre contrari ai patrocinii e chiediamo più trasparenza in altre voci decisamente significative, in particolare quelle riguardanti i rimborsi della Giunta”. Il Consigliere Segretario Daniela Maroni (Lista Maroni) ha sottolineato nel corso del dibattito che “questo Bilancio tiene conto delle riduzioni significative apportate negli ultimi due esercizi: rispetto allo scorso anno si passa da 63 a 62 milioni annui. Resta il fatto che i tagli formulati dal Governo penalizzano maggiormente il nostro virtuoso Consiglio, in quanto la manovra non tiene conto delle riduzioni di spesa già realizzate che pongono la nostra Assemblea tra le meno costose a livello nazionale. Ulteriori risparmi potrebbero venire da una migliore gestione dell’informatica, dalla dematerializzazione e dalla ricerca di una piattaforma opensource”.