I sindaci vanno in Veneto per scoprire come smaltire i pannolini

Nei giorni scorsi i sindaci di Bovisio Masciago, Desio, Seregno e Seveso, insieme al presidente e al direttore generale di Gelsia Ambiente, sono andati nel trevigiano per visitare l'impianto di riciclo di pannolini gestito da Contarina Spa. L'intento è quello di incrementare la raccolta differenziata.

È una “visita di studio” quella che giovedì i sindaci Giuliano Soldà (Bovisio
Masciago), Roberto Corti (Desio), Edoardo Mazza (Seregno) e Paolo Butti (Seveso), accompagnati da Massimo Borgato (Presidente di Gelsia Ambiente Srl) e da Antonio Capozza (Direttore Generale) hanno svolto in provincia di Treviso presso l’impianto sperimentale per il riciclo di pannoloni e pannolini gestito da Contarina SpA, società pubblica di proprietà di 50 comuni che si occupa del sistema integrato di gestione dei
rifiuti.

La società si trova da anni ai vertici europei in termini di raccolta differenziata ed è un esempio di realtà pubblica all'avanguardia nei servizi e nei risultati, operando per affiancare le comunità nel raggiungimento di un obiettivo comune: la tutela dell'ambiente.

Presso uno dei poli di trattamento dei rifiuti gestiti da Contarina, è stato recentemente installato un impianto sperimentale per il riciclo dei prodotti assorbenti per la persona (pannolini, assorbenti, pannoloni), realizzato nell’ambito di un progetto co-finanziato dall’Unione Europea e in collaborazione con un’azienda privata leader nella produzione di prodotti assorbenti per la persona.

Il sistema, basato su una tecnologia innovativa sviluppata e brevettata, ricicla i prodotti assorbenti per la persona (PAP) usati di tutte le marche, traendone plastica e cellulosa sterilizzate da riutilizzare come materie prime seconde. Si tratta di un’innovazione tecnologica e di sistema “made in Italy”, riconosciuta dalla Commissione Europea come Eco-Innovation, che rende riciclabile con provati vantaggi ambientali una categoria di prodotti tradizionalmente considerati irriciclabili e che normalmente vanno a finire con il rifiuto secco indifferenziato.

Si tratta nei fatti dell’ennesimo esempio di trasformazione del rifiuto da problema a risorsa: l’impianto, dopo avere sterilizzato e asciugato il rifiuto, separa le componenti riciclabili attraverso un sistema meccanico, ottenendo da una parte plastica e dall’altra cellulosa utilizzabili in nuovi processi produttivi.

“Nelle analisi merceologiche che svolgiamo sui sacchi indifferenziati raccolti – riflette il Presidente di Gelsia Ambiente Massimo Borgato – ci siamo accorti che una gran parte del rifiuto è costituito da pannoloni e pannolini. Abbiamo quindi deciso di venire a vedere il primo impianto sperimentale realizzato in Italia, per comprenderne il funzionamento e verificare la
fattibilità sul nostro territorio. Nei prossimi mesi estenderemo la raccolta con sacco blu dotato di tag rfid in altri sette comuni, dopo la felice sperimentazione fatta a Seveso, e nell’ottica del passaggio alla tariffazione puntuale siamo interessati a spingere ancora di più sulla differenziazione dei rifiuti, puntando decisi sull’obiettivo Rifiuti Zero”.

Gelsia Ambiente sta portando avanti da diversi mesi il progetto della “gara a doppio oggetto”, mediante il quale ventitré amministrazioni comunali della Brianza hanno affidato alla società il servizio d’igiene ambientale assegnandole il compito di espletare una gara ad evidenza pubblica per la scelta del socio privato.

“Un gande onore ma anche una grossa responsabilità, prosegue Borgato, che ci sfida a svolgere sempre meglio il compito affidatoci. Per fare ciò, guardiamo con estrema attenzione alle best practice che nascono nel  paese”.

Il commento unanime dei quattro sindaci è estremamente positivo: “Il nostro obbiettivo condiviso è quello di realizzare concretamente la strategia “rifiuti zero” ed è evidente che impianti all’avanguardia come questo possano incidere in modo significativo sull’aumento della raccolta differenziata nei nostri comuni. Abbiamo visto non solo un impianto avanzato ma un modello di gestione del rifiuto, che punta alla sua trasformazione da problema a risorsa. Concordiamo sulla necessità di spingere ulteriormente sull’aumento della raccolta differenziata e la decisione di adottare il sacco blu nei nostri comuni va in questa direzione. La seguente applicazione della tariffa puntuale sarà un ulteriore passo nella
concreta attuazione della strategia , che permetterà di ridurre i costi per chi inquina di meno e differenzia di più. Siamo certi che aver puntato nuovamente su Gelsia Ambiente, società pubblica come lo è Contarina nel trevigiano, sia il miglior modo per raggiungere questi ambiziosi obbiettivi".