Botte ai genitori per droga e alcol: due gemelli sedicenni finiscono in comunità

COLOGNO MONZESE - Per soddisfare le loro esigenze, ovvero droga e alcol, non esitavano a malmenare e a umiliare la loro mamma. E nemmeno ad andare in Brianza per riservare analogo trattamento al papà. Due gemelli sedicenni sono stati portati via dai Carabinieri

Nel pomeriggio di lunedì i Carabinieri della Tenenza di Cologno Monzese hanno sottoposto alla misura cautelare del collocamento in comunità, emessa dal Tribunale per i Minorenni di Milano, due gemelli sedicenni, italiani, ritenuti responsabili di maltrattamenti in famiglia, minacce, percosse e lesioni personali aggravate.

Il provvedimento giunge a coronamento dell’attività dei militari che, a seguito di reiterati interventi presso l’abitazione familiare, hanno conquistato la fiducia della madre trentanovenne, con la quale i ragazzi vivevano nella periferia cittadina, documentando come le vessazioni andassero avanti dal marzo 2015, quando i fratelli avevano iniziato a minacciare di morte la donna, utilizzando dei coltelli, e picchiarla sistematicamente al fine di ottenere denaro con il quale acquistare alcol e stupefacenti.

Dagli accertamenti è emerso che in alcuni casi la donna era stata rinchiusa sul terrazzo o in camera da letto, mentre i due “perquisivano” l’abitazione in cerca di contanti o di effetti da vendere per procurarsi denaro, in altri casi dopo essere stata percossa veniva costretta a ripulire casa dagli sputi che i figli lasciavano a terra.

Nel febbraio scorso si era consumata una violenta aggressione, scaturita dal fatto che la donna avesse terminato il denaro. La poveretta era finita al Pronto soccorso, dimessa con una prognosi di 5 giorni per contusioni varie e con la casa devastata dalla furia dei due aguzzini che, in alcune occasioni, non avevano avuto remore a raggiungere il padre in Brianza e picchiare anche lui quando non in grado di soddisfare le loro richieste economiche.

I ragazzi, che avevano tenuto comportamenti ostili anche con i Carabinieri nel corso degli interventi, sono stati collocati in due differenti comunità, in Lombardia e in Piemonte, dove rimangono a disposizione dell’autorità giudiziaria. 


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