Enpa: il coniglio Ambrogio morto per i maltrattamenti subiti

Non ce l’ha fatta. Il coniglio nano Ambrogio non è sopravvissuto a una situazione di estrema trascuratezza e incuria, nonostante veterinari e volontari dell'Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) di Monza e Brianza si fossero prodigati per restituirlo a una vita dignitosa. Trovato in condizioni molto critiche il 7 dicembre a Monza e ricoverato presso il canile cittadino, aveva le unghie lunghissime, gli occhi gonfi, delle zone prive di pelo e un testicolo infiammato rivelato essere un tumor...

Non ce l’ha fatta. Il coniglio nano Ambrogio non è sopravvissuto a una situazione di estrema trascuratezza e incuria, nonostante veterinari e volontari dell'Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) di Monza e Brianza si fossero prodigati per restituirlo a una vita dignitosa. Trovato in condizioni molto critiche il 7 dicembre a Monza e ricoverato presso il canile cittadino, aveva le unghie lunghissime, gli occhi gonfi, delle zone prive di pelo e un testicolo infiammato rivelato essere un tumore. Soffriva inoltre di dissenteria e raffreddore, era sporchissimo di feci e infestato da acari. Era un coniglio giovane ma l’incuria in cui è sempre vissuto lo fa sembrare molto più vecchio. Una volta tagliate le unghie, aveva anche ripreso a zampettare e, con le cure che stava facendo, aveva ripreso a mangiare una pappa finalmente a misura di coniglio, con l’aggiunta dell’integratore “Critical Care” donato da un simpatizzante che Enpa ringrazia. I volontari avevano tanto sperato che fosse l’inizio di una miracolosa rinascita: il coniglietto era sveglio e coccolone e adorava le attenzioni. Purtroppo i problemi di salute erano tanti, e il piccolo Ambrogio si è dovuto arrendere. E ai volontari dell'Enpa resta la rabbia per una morte ingiusta, la morte di un animale adottato con leggerezza e poi, finito l’entusiasmo, abbandonato al suo triste destino. Enpa coglie l'occasione per ricordare che i conigli sono delicati e soggetti a molteplici malattie, molte delle quali dovute a un’errata alimentazione. Devono mangiare solo fieno e verdure per mantenere sano l’intestino e limati i denti; i mangimi in commercio, ricchi di cereali, sono altamente dannosi: causano dissenteria e non permettono loro di masticare, attività essenziale per la salute dei denti. I conigli devono poter vivere liberi per buona parte della giornata e non tenuti in anguste gabbiette.