Monza: l'Enpa sequestra un pastore tedesco maltrattato

Ancora un intervento congiunto del nucleo antimaltrattamento dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Monza e Brianza, delle guardie eco-zoofile dell'Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) di Milano e di un veterinario dell'Asl. E ancora una volta l'episodio è accaduto a Monza, nella zona di viale Libertà. Il blitz, in seguito a una segnalazione di un presunto maltrattamento, ha permesso il sequestro nei giorni scorsi di un pastore tedesco di 10 anni, segregato p...

Ancora un intervento congiunto del nucleo antimaltrattamento dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Monza e Brianza, delle guardie eco-zoofile dell'Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) di Milano e di un veterinario dell'Asl. E ancora una volta l'episodio è accaduto a Monza, nella zona di viale Libertà. Il blitz, in seguito a una segnalazione di un presunto maltrattamento, ha permesso il sequestro nei giorni scorsi di un pastore tedesco di 10 anni, segregato perennemente in un recinto isolato, in pessimo stato igienico, senz'acqua a disposizione e in precarie condizioni di salute (sottopeso, affetto da dermatite, otite bilaterale e con piaghe con ferite purulenti). Il povero cane era di proprietà di un signore anziano malato e non più in grado di gestirlo mentre il figlio, a suo dire per "mancanza di tempo", lo trascurava completamente. Da anni non lo portava dal veterinario, cosa che si è trovato costretto ad ammettere, così come ha detto di non essere in grado di gestirlo diversamente. Il cane si è rivelato docilissimo e con occhi chiedeva solo di essere salvato. Una volta informati proprietario e figlio sulle modalità di gestione assolutamente inidonee e sul maltrattamento dell'animale, si è quindi proceduto al suo sequestro e all'affido in custodia al canile di Monza in via Buonarroti 52. Ai due sono state fatte diverse sanzioni amministrative per violazioni del regolamento comunale sulla tutela e benessere animale. Il regolamento prevede infatti l'obbligo di detenzione con cura per la tutela fisica e comportamentale, l'obbligo di visita veterinaria quando necessaria, l'obbligo di garantire soddisfazione delle esigenze fondamentali e il divieto di isolare un animale, privandolo dei contatti sociali. Ora il pastore tedesco, che è stato chiamato Apache, è in cura sia per l'otite sia per le piaghe. Da quando è in canile sembra rinato: dimostra una gran voglia di vivere e di stare insieme alle persone, quasi avesse capito che il suo brutto passato è ormai alle spalle.