Monza: 150 persone al Cam per parlare di cibo e cervello
Nella mattinata di sabato 24 maggio l’auditorium del Cam di Monza ha accolto più di 150 persone interessate ad approfondire il tema della nuova scienza che indaga i rapporti tra comportamenti alimentari e meccanismi cerebrali, la Neurogastronomia. Il convegno “Cibo e Cervello. Neurogastronomia tra piaceri alimentari e disordini dietetici”, organizzato dal Cam in collaborazione con il Centro studi sulla storia del pensiero biomedico dell’Università di Milano Bicocca ha saputo tracciare un perc...
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Nella mattinata di sabato 24 maggio l’auditorium del Cam di Monza ha accolto più di 150 persone interessate ad approfondire il tema della nuova scienza che indaga i rapporti tra comportamenti alimentari e meccanismi cerebrali, la Neurogastronomia. Il convegno “Cibo e Cervello. Neurogastronomia tra piaceri alimentari e disordini dietetici”, organizzato dal Cam in collaborazione con il Centro studi sulla storia del pensiero biomedico dell’Università di Milano Bicocca ha saputo tracciare un percorso originale e di ampia multidisciplinarietà . L’incontro si è aperto con il saluto da parte delle autorità presenti:
Carlo Abbà - Assessore delegato per le iniziative per Expo 2015 del Comune di Monza,
Giuliana Colombo - Assessore Istruzione e Università, Provincia di Monza e Brianza, Matteo Stocco – Direttore Generale ASL Monza e Brianza,
Simonetta Cinza Bettelini – Direttore Generale A.O. San Gerardo Monza,
Carlo Teruzzi – Presidente Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri Monza e Brianza e
Stefano Carugo – Commissione Sanità Regione Lombardia. Successivamente, i lavori hanno preso il via con l’intervento di
Vittorio Sironi – Direttore del Centro studi sulla storia del pensiero biomedico, Università di Milano Bicocca, che ha introdotto il tema della Neurogastronomia attraverso un approfondimento mirato a spiegare come il cervello influenzi il nostro bisogno di cibo e, parallelamente, come quest’ultimo sia in grado di influenzare la plasticità neuronale. Un’attenzione particolare è stata data anche alla prossima Esposizione Universale, tematica sottesa al convegno: “Sviluppare una cultura alimentare adeguata, mangiare bene e mangiare sano. Expo 2015 e il suo tema ‘Nutrire il pianeta’ potrà essere un monito per fare scelte alimentari consapevoli e vedere sia cosa sarà il cibo nel futuro che quale sarà il futuro del cibo”. È intervenuta poi
Gabriella Morini – Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, la quale ha presentato un approfondimento riguardante l’evoluzione del gusto e ciò che ha portato all’interno della cultura alimentare della società. “Per tanti anni l’uomo ha vissuto in armonia, oggi ci troviamo di fronte a un eccesso di cibo, una condizione che non siamo in grado di gestire in quanto nuova, appartenente alla società attuale. Il cibo oggi è diventato la maggiore causa di malatti: se si vuole progredire occorre ridare un valore al cibo.” All’interno del convegno è stato presentato il progetto “FoodCAST” portato avanti da un team di ricercatori, dottorandi e principal investigators provenienti dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) e che ha visto al Cam la rappresentanza di
Raffaella Rumiati. La professoressa ha presentato il progetto e i risultati ottenuti sul campione di studio a cui sono stati sottoposti test legati alla percezione del cibo naturale e trasformato. “Il modo in cui pensiamo il cibo è influenzato da caratteristiche intrinseche a esso e peculiarità proprie degli individui. Gli studi come quello di FoodCAST possono aiutare a capire queste dinamiche: come il cervello decide di scegliere un cibo, anziché un altro”. È stata poi la volta di
Ferruccio Cavanna – Cam Centro Analisi Monza S.p.A. che, con il suo intervento sul tema della Globesity, ha sottolineato come l’obesità sia una problematica di portata mondiale, condizionata dall’asse intestino-cervello. “In ognuno di noi, oltre al cervello vero e proprio, esiste un secondo cervello: l’intestino. Il nostro organismo, infatti, è in grado di produrre ormoni di origine gastroenterica, per lo più intestinale, capaci di regolare il nostro bisogno di nutrirci o di placare il bisogno di fame. Il cervello, ricevendo questi segnali, oltre che input di tipo sociale ed edonistico, elabora delle risposte che sfociano in un bisogno di fame o in uno stato di sazietà. Se nel caso di una diminuzione di energia, questo sistema di controllo è molto sensibile e attiva subito il senso di fame, nel caso di sovrappeso e obesità, la regolazione è più fallace, e la fame non viene inibita quanto dovrebbe”. L’intervento finale è stato quello di
Maurizio Casiraghi – Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università Bicocca di Milano. E’ stata portata la testimonianza dell’esperienza di Expo 2015 vissuta dall’Università Bicocca di Milano, impegnata a realizzare il percorso culturale e scientifico del cluster assegnatole, quello del riso. “La consapevolezza alimentare è fondamentale ed Expo deve portare a un suo incremento. L’esposizione Universale sarà un’opportunità da sfruttare e richiederà la necessaria partecipazione attiva di tutti.” Il convegno si è concluso con una parte pratica rivolta a tutto il pubblico presente in sala, che ha potuto prendere parte a una degustazione e pranzo guidati, organizzati dall’Istituto Alberghiero Ballerini e l’Associazione cuochi Brianza di Seregno: una dimostrazione pratica di come gusto, olfatto e cervello siano i protagonisti in ogni nostra scelta riguardante cosa e come mangiare. L’incontro tenutosi sabato fa parte di un percorso di approfondimento culturale inerente i rapporti tra gastronomia e sanità iniziato nel 2009 da Cam e Cespeb nella prospettiva dell’Expo 2015, che avrà come tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”.
Carlo Abbà - Assessore delegato per le iniziative per Expo 2015 del Comune di Monza,
Giuliana Colombo - Assessore Istruzione e Università, Provincia di Monza e Brianza, Matteo Stocco – Direttore Generale ASL Monza e Brianza,
Simonetta Cinza Bettelini – Direttore Generale A.O. San Gerardo Monza,
Carlo Teruzzi – Presidente Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri Monza e Brianza e
Stefano Carugo – Commissione Sanità Regione Lombardia. Successivamente, i lavori hanno preso il via con l’intervento di
Vittorio Sironi – Direttore del Centro studi sulla storia del pensiero biomedico, Università di Milano Bicocca, che ha introdotto il tema della Neurogastronomia attraverso un approfondimento mirato a spiegare come il cervello influenzi il nostro bisogno di cibo e, parallelamente, come quest’ultimo sia in grado di influenzare la plasticità neuronale. Un’attenzione particolare è stata data anche alla prossima Esposizione Universale, tematica sottesa al convegno: “Sviluppare una cultura alimentare adeguata, mangiare bene e mangiare sano. Expo 2015 e il suo tema ‘Nutrire il pianeta’ potrà essere un monito per fare scelte alimentari consapevoli e vedere sia cosa sarà il cibo nel futuro che quale sarà il futuro del cibo”. È intervenuta poi
Gabriella Morini – Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, la quale ha presentato un approfondimento riguardante l’evoluzione del gusto e ciò che ha portato all’interno della cultura alimentare della società. “Per tanti anni l’uomo ha vissuto in armonia, oggi ci troviamo di fronte a un eccesso di cibo, una condizione che non siamo in grado di gestire in quanto nuova, appartenente alla società attuale. Il cibo oggi è diventato la maggiore causa di malatti: se si vuole progredire occorre ridare un valore al cibo.” All’interno del convegno è stato presentato il progetto “FoodCAST” portato avanti da un team di ricercatori, dottorandi e principal investigators provenienti dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) e che ha visto al Cam la rappresentanza di
Raffaella Rumiati. La professoressa ha presentato il progetto e i risultati ottenuti sul campione di studio a cui sono stati sottoposti test legati alla percezione del cibo naturale e trasformato. “Il modo in cui pensiamo il cibo è influenzato da caratteristiche intrinseche a esso e peculiarità proprie degli individui. Gli studi come quello di FoodCAST possono aiutare a capire queste dinamiche: come il cervello decide di scegliere un cibo, anziché un altro”. È stata poi la volta di
Ferruccio Cavanna – Cam Centro Analisi Monza S.p.A. che, con il suo intervento sul tema della Globesity, ha sottolineato come l’obesità sia una problematica di portata mondiale, condizionata dall’asse intestino-cervello. “In ognuno di noi, oltre al cervello vero e proprio, esiste un secondo cervello: l’intestino. Il nostro organismo, infatti, è in grado di produrre ormoni di origine gastroenterica, per lo più intestinale, capaci di regolare il nostro bisogno di nutrirci o di placare il bisogno di fame. Il cervello, ricevendo questi segnali, oltre che input di tipo sociale ed edonistico, elabora delle risposte che sfociano in un bisogno di fame o in uno stato di sazietà. Se nel caso di una diminuzione di energia, questo sistema di controllo è molto sensibile e attiva subito il senso di fame, nel caso di sovrappeso e obesità, la regolazione è più fallace, e la fame non viene inibita quanto dovrebbe”. L’intervento finale è stato quello di
Maurizio Casiraghi – Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università Bicocca di Milano. E’ stata portata la testimonianza dell’esperienza di Expo 2015 vissuta dall’Università Bicocca di Milano, impegnata a realizzare il percorso culturale e scientifico del cluster assegnatole, quello del riso. “La consapevolezza alimentare è fondamentale ed Expo deve portare a un suo incremento. L’esposizione Universale sarà un’opportunità da sfruttare e richiederà la necessaria partecipazione attiva di tutti.” Il convegno si è concluso con una parte pratica rivolta a tutto il pubblico presente in sala, che ha potuto prendere parte a una degustazione e pranzo guidati, organizzati dall’Istituto Alberghiero Ballerini e l’Associazione cuochi Brianza di Seregno: una dimostrazione pratica di come gusto, olfatto e cervello siano i protagonisti in ogni nostra scelta riguardante cosa e come mangiare. L’incontro tenutosi sabato fa parte di un percorso di approfondimento culturale inerente i rapporti tra gastronomia e sanità iniziato nel 2009 da Cam e Cespeb nella prospettiva dell’Expo 2015, che avrà come tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”.