Bovisio M.: il Comune tira le orecchie all'Enel per i lampioni trascurati

Il Comune dà la scossa all’Enel: le lampade dei lampioni non sono sostituite con regolarità alla scadenza stabilita con contratto e gli impianti si deteriorano sempre di più offrendo un servizio meno efficace ai cittadini. Per questo motivo nei giorni scorsi  l’amministrazione comunale ha inviato una lettera a Enel Sole, affidataria del servizio di gestione della rete cittadina e ancora proprietaria di un gran numero di centri luminosi sparsi sul territorio. Manifestando il proprio disap...

Il Comune dà la scossa all’Enel: le lampade dei lampioni non sono sostituite con regolarità alla scadenza stabilita con contratto e gli impianti si deteriorano sempre di più offrendo un servizio meno efficace ai cittadini. Per questo motivo nei giorni scorsi  l’amministrazione comunale ha inviato una lettera a Enel Sole, affidataria del servizio di gestione della rete cittadina e ancora proprietaria di un gran numero di centri luminosi sparsi sul territorio. Manifestando il proprio disappunto, l’amministrazione comunale con lo scritto ha chiesto anche l’intervento immediato di sostituzione di tutte le lampadine contenute nei centri di illuminazione pubblica di un primo elenco di strade: via Isonzo, via Giovanni XXIII, via Lambro, via Don Sturzo, via Don Bosco, via Agnesi. Ovviamente, per avere la certezza che il lavoro sia stato effettuato, si richiede la consegna delle lampadine sostituite. Allo stesso tempo è stato chiesto a Enel Sole di trasmettere l’elenco di tutti i centri luminosi oggetto di interventi di sostituzione delle lampadine a partire dall’1 gennaio 2011. “In effetti - afferma il sindaco

Emanuele Galimberti - negli ultimi mesi erano state ricevute diverse segnalazioni di malfunzionamenti. Ringrazio i cittadini che ci hanno segnalato queste anomalie perché i dipendenti comunali, che sono in servizio durante il giorno, non possono rendersene conto dato che l’illuminazione viene accesa solo di sera e di notte. Sono segnalazioni prziose e ne abbiamo fatto tesoro comportandoci di conseguenza. Noi siamo Davide, l’Enel è Golia ma, in attesa di riappropriarci attraverso il progetto “Illumina” della nostre rete di illuminazione pubblica, ci sembra giusto pretendere ciò che è dovuto contrattualmente”.