Bovisio M.: il sindaco denuncia un utente di Facebook

Scatta la prima denuncia per un post pubblicato su Facebook: il sindaco
Emanuele Galimberti si è stancato di tutte le accuse che, spesso con toni eccessivi, vengono pubblicate senza mostrare alcun rispetto per le istituzioni. L’esposto alla Procura è dovuto ad alcune affermazioni pubblicate incautamente da un ex cittadino, evidentemente innervosito dal taglio dei tigli in piazza Anselmo IV voluto dalla parrocchia. Un atto che l’utente di Facebook attribuisce al Comune manife...

Scatta la prima denuncia per un post pubblicato su Facebook: il sindaco

Emanuele Galimberti si è stancato di tutte le accuse che, spesso con toni eccessivi, vengono pubblicate senza mostrare alcun rispetto per le istituzioni. L’esposto alla Procura è dovuto ad alcune affermazioni pubblicate incautamente da un ex cittadino, evidentemente innervosito dal taglio dei tigli in piazza Anselmo IV voluto dalla parrocchia. Un atto che l’utente di Facebook attribuisce al Comune manifestando tutto il suo sdegno: “Sono scappato da Bovisio Masciago – scrive pubblicamente – per la stupidità di alcuni cittadini che permettono tutto ciò a un’amministrazione di m… come altre retta da mafia e camorra che la fanno da padroni a Bovisio. Ma lì ho ancora amici e persone che stimo”. Un po’ troppo per Galimberti che, al di là di accettabili critiche politiche, non accetta che qualcuno possa liberamente affermare che l’amministrazione comunale sia retta da mafia e camorra. “Oltre a essere disinformato sul taglio delle piante del sagrato – afferma il sindaco – questo cittadino ha oltrepassato i limiti. Per me è diffamazione aggravata a mezzo stampa. No, non ho quantificato i danni: ci penserà il giudice. Voglio solo far capire a tutti che non sono più disposto a tollerare questo clima e queste accuse”. Galimberti, nella seduta consiliare di venerdì, annunciando di aver presentato l’esposto, ha spiegato che già nel 2009 erano stati eccessivi i toni utilizzati da alcuni cittadini e da alcuni ex amministratori comunali in occasione della polemica sulla mancata apertura dell’asilo nido.