Bovisio M.: le ferie di undici volontari in Congo per costruire un Centro di formazione professionale

Estate di crisi? Non si fanno più le vacanze di una volta? Per undici cittadini, in effetti, le ferie saranno del tutto particolari: maniche rimboccate, tutti al lavoro a Bukavu in Congo nella missione delle Suore di Santa Gemma. Con l'obiettivo di avviare una scuola professionale per ragazzi e contribuire a combattere la povertà della popolazione offrendo a questi giovani la possibilità di vivere in modo dignitoso. Dal 6 al 23 agosto, dunque, più di due settimane all'insegna dell'altruismo e...

Estate di crisi? Non si fanno più le vacanze di una volta? Per undici cittadini, in effetti, le ferie saranno del tutto particolari: maniche rimboccate, tutti al lavoro a Bukavu in Congo nella missione delle Suore di Santa Gemma. Con l'obiettivo di avviare una scuola professionale per ragazzi e contribuire a combattere la povertà della popolazione offrendo a questi giovani la possibilità di vivere in modo dignitoso. Dal 6 al 23 agosto, dunque, più di due settimane all'insegna dell'altruismo e della solidarietà per Giovanni Colombo, Valeria Colombo, Veronica Colombo, Elena Cometti, Aronne Del Vecchio, Simone Galbiati, Stefano Galimberti, Donatella Orsenigo, Gabriella Orsenigo, don Luca Tocchetti e Letizia Veronesi. Con loro altre otto persone provenienti da altre regioni italiane. Considerarla un'esperienza di due settimane fine a se stessa, tuttavia, sarebbe un grave errore: il viaggio in Congo non è altro che la parte conclusiva del lungo lavoro di raccolta fondi promossa dal Gruppo Missionario della Comunità pastorale "Beato Luigi Monti": circa 150 mila euro negli ultimi cinque anni (12 mila solo quest'anno oltre ad altri 40 mila in materiali) per la messa in funzione del centro di formazione professionale. Questo, che sarà chiamato "Amici di Gesù", è considerato di primaria importanza per dare continuità al progetto di accoglienza avviato dalle Sorelle di Sante Gemma, congregazione presente nell'area già dal 1967. Servirà per tutti quei ragazzi che, raggiungo il quindicesimo anno di età, devono lasciare la struttura di accoglienza ma potranno beneficiare di una struttura che permetterà loro di vivere dignitosamente con la famiglia (spesso costituita anche da una trentina di persone). Il centro di formazione professionale, grazie ai fondi raccolti e all'intervento dei nostri volontari, sarà dotato di un laboratorio di falegnameria, uno di informatica e di un'officina per la riparazione delle automobili. Salvo imprevisti, dovrebbe essere completamente operativo a partire dalla fine dell'estate 2013. Una lezione per tutti noi: perché se è vero che stiamo attraversando un periodo di crisi economica, occorre comunque ricordare che esistono persone umane che stanno peggio di noi e hanno bisogno del nostro aiuto.