Bovisio M.: uno spettacolo dedicato a Pierluigi Ghianda

"Nell'antica Atene, Pericle pagava una giornata di lavoro agli operai che andavano a teatro. Riteneva che tragedie e commedie fossero educative e voleva fare in modo che tutti potessero assistervi. Nella società moderna l'illuminato imprenditore Adriano Olivetti chiamava gli artisti ad esibirsi dentro la fabbrica durante la pausa pranzo. Questo progetto prende spunto da queste esperienze di successo. Sia Pericle che Olivetti sono stati in grado di creare società vincenti, produttrici e dispen...

"Nell'antica Atene, Pericle pagava una giornata di lavoro agli operai che andavano a teatro. Riteneva che tragedie e commedie fossero educative e voleva fare in modo che tutti potessero assistervi. Nella società moderna l'illuminato imprenditore Adriano Olivetti chiamava gli artisti ad esibirsi dentro la fabbrica durante la pausa pranzo. Questo progetto prende spunto da queste esperienze di successo. Sia Pericle che Olivetti sono stati in grado di creare società vincenti, produttrici e dispensatrici di benessere... ed in queste società il teatro è stato momento di incontro e di rilancio. Questo progetto si propone di creare dei "temporary theatre" dei teatri temporanei dentro le aziende, o in spazi appositamente riservati". Così

Michela Marelli, direttore artistico della stagione teatrale in cartellone alla Campanella, presenta "The italian factory", lo spettacolo in programma questa domenica 6 ottobre, con inizio alle 21, al Palamedia di via Tolmino. Un'iniziativa cofinanziata dalla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza e, nel nostro caso, dall'amministrazione comunale insieme all'azienda Piergluigi Ghianda. Ma il progetto del Temporary Factory Theatre in realtà coinvolge sei realtà produttive e tre Comuni (anche Meda e Barlassina). La trama Tre operai e un camionista, combattono per non essere ridotti a esuberi. Loro hanno il knowhow. Loro vogliono lavorare. Dicono che è un diritto. Un anno di attesa. Discussioni, trattative, speranza e disillusione. I turni di guardia. Scritte sulle lenzuola. Caffè e sigaretta, biliardino, scopa d'assi. Gli operai hanno sequestrato un pezzo della loro fabbrica che sta per essere dislocata all'Est: "Finché il Pezzo rimane qui, non possono aprire di là". Il camionista mandato dall'azienda per ritirarlo si è unito al presidio. Il Pezzo l'hanno costruito loro, l'hanno perfezionato loro, l'hanno sempre usato loro. È loro. Il Pezzo deve rimanere e loro devono rimanere col Pezzo. Il profitto a tutti i costi vale più della vita degli operai? Un tema attuale e importante da raccontare. Una storia che alcune aziende che si stanno impegnando per poter continuare a produrre "Made in Italy" hanno deciso di condividere all'interno della loro comunità. La loro scelta aziendale e lo spettacolo in programma meritano un applauso. Lo spettacolo, sotto la regia di Riccardo Pippa, inizierà alle 21. L'ingresso è libero.