Cesano M., disabili: la coltivazione dell'orto come terapia

"La terra cura l'uomo che cura la terra": sta in questo aforisma di immediata percezione il senso dell'intervento educativo rivolto ai soggetti disabili del gruppo Tempo Libero, avviato dai Servizi sociali comunali col supporto della Cooperativa Sociale Brianza (gestita dall'Azienda Speciale Consortile Desio-Brianza) presso l'area degli orti condivisi nel quartiere Sacra Famiglia. Grazie alla collaborazione dell'associazione Coltiviamo Cesano, che si è preoccupata di individuare l'appezzament...

"La terra cura l'uomo che cura la terra": sta in questo aforisma di immediata percezione il senso dell'intervento educativo rivolto ai soggetti disabili del gruppo Tempo Libero, avviato dai Servizi sociali comunali col supporto della Cooperativa Sociale Brianza (gestita dall'Azienda Speciale Consortile Desio-Brianza) presso l'area degli orti condivisi nel quartiere Sacra Famiglia. Grazie alla collaborazione dell'associazione Coltiviamo Cesano, che si è preoccupata di individuare l'appezzamento necessario, sono cinque i soggetti disabili (dai 35 ai 50 anni) che sino a giugno, per due sabati al mese, stanno sperimentando l'esperienza di coltivare la terra. L'obiettivo dichiarato è quello di svilupparne la manualità ma, soprattutto, di potenziarne le rispettive autonomie nonché e l'autostima. E' questa è una delle prime esperienze concrete che, a seguito della vincita del bando Fondazione Comunità Monza e Brianza "La Nuova Agorà" da parte dell'Amministrazione Comunale, della cooperativa Solaris e di ConSenso - insieme alla rete di sostengo costituita le associazioni Sacra Famiglia, Noi per Cesano, Coltiviamo Cesano, il Nodo nell'Albero, la Cooperativa Le Stelle e infine la scuola Agraria L. Castiglioni di Limbiate - sta prendendo avvio presso l'area degli orti condivisi. Un'azione giudicata di grande utilità dall'assessore ai Servizi sociali

Sara Mariani, che intende sfruttarne appieno le potenzialità. L'intervento si inserisce nel progetto per la promozione del tessuto sociale, che prevede una serie di azioni tutte collegate tra di loro e accomunate dall'obiettivo di riqualificare e valorizzare gli spazi verdi - da un lato -, mentre dall'altro di ricreare attorno a questi ambiti naturalistici quei contesti di socialità, solidarietà, condivisione ed aiuto che oggi risultano appannati dal modello di società individualistica in cui viviamo. Oltre a questa prima esperienza, nella stessa linea di intervento farà seguito nei mesi di giugno e luglio un'analoga proposta rivolta ad otto bambini autistici. Anche in questo caso si tratterà di un'iniziativa di alta valenza sociale ed educativa incentrata sull'attività di coltivazione della terra. Ambedue gli interventi citati si collocano nel contesto dei servizi educativi di gruppo, nell'ambito di in un più ampio progetto formativo che tende al miglioramento della qualità della vita dei soggetti coinvolti e delle loro famiglie.