Cesano M., mostra: le parrocchie raccontano il Concilio a 50 anni di distanza

A 50 anni dalla sua apertura, le comunità di Cesano Maderno hanno voluto raccontare il Concilio Vaticano II in maniera originale: una mostra nell'auditorium "Paolo e Davide Disarò" aperta dal 7 al 28 aprile. Con un lavoro puntuale e appassionato, un assortito gruppo di ricerca ha ripercorso la storia delle parrocchie di Cesano Maderno alla scoperta dei segni della fede che hanno accompagnato lo sviluppo di una società rapidamente passata da un’economia agricola ad una basata sull’artigianato,...

A 50 anni dalla sua apertura, le comunità di Cesano Maderno hanno voluto raccontare il Concilio Vaticano II in maniera originale: una mostra nell'auditorium "Paolo e Davide Disarò" aperta dal 7 al 28 aprile. Con un lavoro puntuale e appassionato, un assortito gruppo di ricerca ha ripercorso la storia delle parrocchie di Cesano Maderno alla scoperta dei segni della fede che hanno accompagnato lo sviluppo di una società rapidamente passata da un’economia agricola ad una basata sull’artigianato, sull’industria e poi sui servizi. Segni che dicono di una fede costantemente in rapporto con la vita della comunità, i suoi bisogni, le sue tradizioni articolate, il grande sviluppo del dopoguerra, l’immigrazione dal meridione, dal veneto, e le sfide dell’accoglienza e dell’integrazione. Documenti, bollettini, interviste e oggetti di grande valore consentono di riflettere sulla forza vivificante della fede nelle nostre comunità: di fronte alle sfide della modernità hanno trovato nei valori cristiani quelle energie di creatività, laboriosità e intrapresa che hanno dato origine ad uno sviluppo rapido e sorprendente del nostro sistema sociale ed economico. La mostra racconta il Concilio con il desiderio di fornire spunti di riflessione utili per l’oggi, riprendendo certo le tematiche al centro dei lavori conciliari ma andando a documentare come lo spirito di quegli anni e il dialogo della Chiesa con la modernità hanno cambiato il volto delle comunità di Cesano. In questo senso, la mostra vuole provocare delle domande sulla fede a partire dal paragone con la propria esperienza, non “chiudendo” i temi affrontati bensì aprendo prospettive che possano essere colte da chi visiterà la mostra. "Ci è sembrato questo il modo più autentico per “leggere” nel contesto odierno il Concilio - spiegano gli organizzatori - alla luce dell’Anno della fede, seguendo le indicazioni di

Benedetto XVI in occasione della sua apertura":

“In questi decenni è avanzata una ‘desertificazione’ spirituale. Che cosa significasse una vita, un mondo senza Dio, al tempo del Concilio lo si poteva già sapere da alcune pagine tragiche della storia, ma ora purtroppo lo vediamo ogni giorno attorno a noi. E’ il vuoto che si è diffuso. Ma è proprio a partire dall’esperienza di questo deserto, da questo vuoto che possiamo nuovamente scoprire la gioia di credere, la sua importanza vitale per noi uomini e donne. Nel deserto si riscopre il valore di ciò che è essenziale per vivere … e nel deserto c’è bisogno soprattutto di persone di fede che, con la loro stessa vita, indicano la via verso la Terra promessa e così tengono desta la speranza … oggi più che mai evangelizzare vuol dire testimoniare una vita nuova, trasformata da Dio, e così indicare la strada” (Benedetto XVI, omelia per l’apertura dell’Anno della fede, 11 ottobre 2012). Nella Chiesa antica di santo Stefano sono state organizzate 4 sezioni principali incentrate sulle parole chiave delle 4 costituzioni conciliari (Parola, Liturgia, Chiesa, Vita), con l’esposizione di alcuni brani tratti dai principali documenti prodotti in seno al Concilio e oggetti, libri, documenti ecc. provenienti dalle parrocchie di Cesano Maderno a testimonianza della nostra storia e raccontati dalle guide che accoglieranno i visitatori. Nell’ambito del materiale esposto relativo agli anni del Concilio, rivestono una particolare significatività i documenti e le testimonianze audio-video di chi ha concretamente vissuto quel periodo: la costituzione del primo Consiglio pastorale, la nascita e lo sviluppo dell’associazionismo laico cattolico, il coinvolgimento dei giovani, le innovazioni liturgiche, ecc.. Nel lavoro di preparazione, un particolare contributo è arrivato dalle scuole del territorio che si sono coinvolte: presenteranno i lavori realizzati e le attività sviluppate dai ragazzi inerenti le tematiche della mostra. La mostra sarà visitabile il venerdì pomeriggio, il sabato e la domenica dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. L'ingresso è gratuito.