Cesano M., orti condivisi: un lavoro di aggregazione che dà frutti

L'estate non sarà ricordata come una delle migliori per chi lavora la terra, ma i frutti qui si vedono lo stesso. Proprio ora che siamo in settembre, periodo meno favorevole per andare a osservare un terreno coltivato, si nota che l'esperienza degli orti condivisi di via Campania (zona Sacra Famiglia) ha fatto miracoli. Non tanto per pomodori e ortaggi vari, quanto per il clima che si è creato in questo appezzamento di terra che fino a pochi anni fa risultava perfino inaccessibile. "Abbiamo r...

L'estate non sarà ricordata come una delle migliori per chi lavora la terra, ma i frutti qui si vedono lo stesso. Proprio ora che siamo in settembre, periodo meno favorevole per andare a osservare un terreno coltivato, si nota che l'esperienza degli orti condivisi di via Campania (zona Sacra Famiglia) ha fatto miracoli. Non tanto per pomodori e ortaggi vari, quanto per il clima che si è creato in questo appezzamento di terra che fino a pochi anni fa risultava perfino inaccessibile. "Abbiamo raggiunto risultati maggiori di quelli che potevamo aspettarci - afferma Paola Zufferli dell'associazione Coltiviamo Cesano, che abbiamo incontrato ieri, sabato 6 settembre in occasione della Festa del raccolto - ma abbiamo ancora tanti sogni da realizzare. Intanto è bello vedere che la gente del quartiere si è 'riappropriata' di questo spazio. Qui non viene soltanto chi lavora l'orto, ma anche chi vuole fare due passi, magari portando anche il nipotino". Davvero non è poco. E si può apprezzare ancora di più il risultato se si pensa che in questi 2 mila metri quadrati sono entrate anche le associazioni come parte attiva, compresi i ragazzi disabili. "Noi siamo qui da un anno e mezzo - spiega

Emanuela Macelloni - ma il progetto vero e proprio con l'ottenimento del finanziamento è partito dal mese di giugno. Ora parte la riqualificazione vera e propria e l'allestimento di tutta l'area".

Alberto Porro, con Rosy Galletti e Angelo Meda, ci ricorda che non solo sarà realizzato un capanno, che aiuterà a rendere più accogliente l'area anche con la presenza di servizi igienici: "Arriverà qui anche la pista ciclabile - commenta - che dovrebbe non solo portare più gente ma anche inserire l'area e il progetto in un contesto più ampio". Con il tempo si realizzerà tutto quanto. Intanto le idee e l'entusiasmo qui non mancano. Così come la capacità di collaborare tra le persone che stanno facendo crescere gli orti condivisi. Gli ultimi pomodori che la pioggia ha risparmiato, il basilico, i primi cavoli, sono raccolti dai volontari. Frutto della loro fatica e della loro passione, ma soprattutto prezioso pretesto per ritrovarsi e lavorare in armonia.