Desio: la mostra itinerante "Donne e mafie" è arrivata in città

Dopo la sua inaugurazione, avvenuta il 18 marzo 2012, è stata cercata da tutta Italia, anche con sconfinamenti in Europa: la mostra "Donne e mafie", voluta dal Comune di Rivoli (nel torinese), è arrivata ora anche nella nostra città. Sono pannelli in cui si racconta la storia di tante donne che hanno fatto dell’impegno contro le mafie una ragione di vita, ma anche quelle che non sono uscite da una cultura di morte. Un modo di illustrare i comportamenti mafiosi nella storia della naz...

Dopo la sua inaugurazione, avvenuta il 18 marzo 2012, è stata cercata da tutta Italia, anche con sconfinamenti in Europa: la mostra "Donne e mafie", voluta dal Comune di Rivoli (nel torinese), è arrivata ora anche nella nostra città. Sono pannelli in cui si racconta la storia di tante donne che hanno fatto dell’impegno contro le mafie una ragione di vita, ma anche quelle che non sono uscite da una cultura di morte. Un modo di illustrare i comportamenti mafiosi nella storia della nazione come problema di rilievo nazionale di lunga durata e riflettere su come le donne e e le mafie abbiano concretamente interagito in 150 anni di storia e su come si siano evoluti i comportamenti del genere femminile in relazione alle mafie. Il risultato è quello di quattro percorsi di crescita: - Dal dolore all’impegno: madri, mogli, figlie, sorelle familiari di vittime che combattevano le mafie - Dal silenzio alla parola: scrittrici, fotografe, storiche, amministratrici, poliziotte, magistrate, imprenditrici che hanno scelto la via del coraggio - Da complici a protagoniste: nelle famiglie mafiose il ruolo delle donne diviene sempre più importante. Qualcuna ne è uscita - Dalla rassegnazione alla partecipazione: le associazioni antimafia Il lavoro di ricerca e di realizzazione è stato curato da Rita Margaira del Comitato Resistenza Colle del Lys in collaborazione con le donne dell’Associazione per la pace Gruppo di Rivoli con la supervisione di Anna Puglisi fondatrice del Centro di Documentazione Peppino Impastato di Palermo e di Maria Josè Fava responsabile di Libera Piemonte. La grafica è stata curata da Anna Maria De Corato del Comitato Colle del Lys. Allestita in villa Tittoni (via Lampugnani, 66), è aperta tutte le mattina dal lunedì al sabato, fino a martedì 3 marzo, su prenotazione (occorre telefonare all'ufficio Cultura: 0326/392.235). Domenica 1 marzo, invece, è aperta tutto il giorno dalle 10 alle 22.