Il Pirellone dice sì alla riapertura dei Navigli: Milano città d'acqua

Dal Consiglio regionale una richiesta: la Giunta Maroni si faccia promotrice di un accordo di programma con il Comune di Milano per la riapertura dei Navigli. Una mossa considerata strategica per rilanciare anche l'economia

Milano riapra i suoi Navigli. E’ quanto chiede il Consiglio regionale che martedì ha approvato una mozione presentata dal vicepresidente Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) e da Stefano Bruno Galli (Lista Maroni) con la quale si impegna il Presidente Roberto Maroni e la Giunta regionale a promuovere un Protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e Comune di Milano che punti ad avere, attraverso poi un  successivo Accordo di Programma tra gli enti interessati, proprio la riaperture delle vie d’acque dei Navigli Lombardi. Il documento, emendato in alcune parti su richiesta della Consigliere Daniela Mainini del Patto Civico, evidenzia che l’opera deve essere definita “strategica” e che tale intervento ha importanti valenze identitarie e culturali  che interessa una rete complessiva di canali per 140 chilometri.

"La riapertura dei Navigli - ha detto Cecchetti – è  un progetto bello, porta lavoro e rilancia l'economia. Abbiamo l’occasione di disegnare la Milano del futuro e di collegare il sistema di vie d’acqua più grande d’Europa che porterà turismo e lavoro in tutta la Lombardia. Non sprechiamo questa opportunità”.

“C’è già – ha ricordato Stefano Bruno Galli – un progetto di fattibilità del Politecnico. Riaprire i Navigli è scritto nella storia di Milano perché Milano è una città d’acqua dunque valorizza un aspetto culturale e architettonico della città e della nostra Regione”.

La mozione è stata approvata con 59 voti favorevoli. Astenuto il Movimento 5 Stelle: per la Consigliere Paola Macchi “il progetto ha la sua valenza ma in questo momento ci sono altre opere prioritarie che Milano attende”.


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