Il sindaco di Rho: "No migranti al campo base di Expo"

RHO - Il sindaco Pietro Romano ribadisce il suo no deciso riguardo all'arrivo di migranti nell'ex campo base di Expo. Questo non solo perché ritiene sbagliato concentrarli tutti in un unico punto, ma anche perché in base agli accordi l'area è da smantellare e da cedere al Comune a titolo di compensazione

Un secco no all'arrivo dei migranti nell'area di Expo. E' ribadito con forza da Pietro Romano, sindaco di Rho, dopo avere udito l'annuncio di Beppe Sala, primo cittadino di Milano, in seguito all'incontro in Prefettura con ili capo del dipartimento per l'immigrazione del Viminale. L'idea di Sala, infatti, è quella di utilizzare il campo base di Expo, situato in fondo alla via Risorgimento a Mazzo di Rho, per l'accoglienza dei profughi a partire dall'1 settembre.

“Ho già più volte espresso in tutte le sedi il mio parere contrario al collocamento dei migranti al Campo Base - spiega il sindaco Romano - non solo perché ciò contrasta con gli accordi che prevedono che tale struttura debba essere smantellata e l’area sul quale insiste ripristinata a verde e ceduta gratuitamente al Comune di Rho a titolo di compensazione ambientale, ma anche perché è concettualmente sbagliato impostare l’accoglienza concentrando centinaia di persone un unico luogo. La richiesta dello stesso sindaco di Milano e della Città Metropolitana di qualche giorno fa è stata quella di una capillare distribuzione sul territorio del numero dei migranti ed è questa la strada che si deve percorrere. La decisione di utilizzare il Campo Base va esattamente nel senso contrario".

Il sindaco attribuisce non poche responsabilità ai suoi colleghi per quanto sta accadendo: "Se la maggior parte dei Comuni si rifiutano di collaborare, come invece Rho sta facendo da anni sul tema dell’accoglienza, chi ha la responsabilità di gestire l’emergenza e quindi il Prefetto, sarà sempre costretto di volta in volta ad utilizzare le strutture che ha a disposizione anche contro la volontà dei territori. E’ invece necessario, per governare l’emergenza, strutturare su tutti i Comuni progetti di accoglienza, che tengano conto da una parte della dignità umana dei migranti e dall’altra che non sottovalutino il disagio delle comunità ospitanti. Su questo anche Regione dovrebbe impegnarsi, perché in base agli accordi sottoscritti dalla Conferenza Stato-Regione ben il 14% dei migranti che arrivano in Italia devono trovare accoglienza in Lombardia. Per questi motivi la decisione di utilizzare il Campo Base da settembre non può essere avallata dal Comune di Rho, ma rimane una scelta imposta da altri”.


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