Durante la stagione della caccia vengono impallinati anche loro. Non si tratta di fagiani: bensì di una famiglia residente in paese, nella frazione di Birago, che vive questo periodo come un incubo ormai da 35 anni. Si tratta della famiglia di

Gabriele Gallo che, come racconta il Cittadino, viene presa di mira dai cacciatori: nessuna conseguenza, fortunatamente, per le persone mentre la villetta porta ogni volta i segni. Si tratta, purtroppo, dell'ultima abitazione di via Baracca, la strada della scuola materna, nelle immediate vicinanze dei campi di grano. Stando al racconto degli stessi Gallo il disagio causato dall'abbaiare di cani verso le 5 del mattino è poca cosa: un paio d'ore più tardi si sentono gli spari con i pallini che finiscono contro le tapparelle. Non solo rumore, ovviamente: queste vengono inevitabilmente rovinate. Quelle di plastica montate qualche anno fa sono state bucate, sostituite ora da quelle di alluminio che portano solo i segni. Si può portare pazienza per qualche mese, dando la possibilità ai cacciatori di sfogarsi un po'? Forse. Il problema, tuttavia, è che la famiglia Gallo convive con questa situazione dal 1976. Dopo 36 anni, ormai, sono davvero esasperati e pronti a dare battaglia.