Lentate: gli alunni vanno in Parlamento

questi cinque anni hanno svolto diversi incarichi: chi sindaco, chi semplicemente consigliere. Nei giorni scorsi, per una volta, gli esponenti del Consiglio comunale dei ragazzi hanno provato l’emozione di entrare in Parlamento. È la conclusione speciale di un “mandato” in cui i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Leonardo da Vinci” hanno cercato di dare il loro contributo per far sì che il paese possa essere sì sviluppato sempre più a beneficio dei cittadini, ma anche con un occh...

questi cinque anni hanno svolto diversi incarichi: chi sindaco, chi semplicemente consigliere. Nei giorni scorsi, per una volta, gli esponenti del Consiglio comunale dei ragazzi hanno provato l’emozione di entrare in Parlamento. È la conclusione speciale di un “mandato” in cui i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Leonardo da Vinci” hanno cercato di dare il loro contributo per far sì che il paese possa essere sì sviluppato sempre più a beneficio dei cittadini, ma anche con un occhio di riguardo per quelli più piccoli che, spesso, non hanno bisogno di grandi investimenti per essere soddisfatti: basta solo un occhio di riguardo e piccoli gesti concreti. Accompagnati dal sindaco

Massimo Sasso che ha voluto organizzare questa bella esperienza formativa, i ragazzi dopo un breve giro della città si sono recati a Montecitorio: lì, guidati dapprima dal personale della Camera dei Deputati, poi da due onorevoli (visita con par condicio grazie alla presenza di

Elena Centemero del Pdl e di

Rosa De Pasquale del Pd) hanno potuto approfondire la conoscenza dell’attività legislativa del nostro Parlamento e di alcuni princìpi cardine della nostra Costituzione. Poi, conclusa la parte “didattica” e istituzionale, una bellissima visita all’interno delle sale prima di una gustosa merenda per tutti. Luoghi unici, sia per la loro importanza sia per il valore artistico e architettonico, che vale la pena di vedere almeno una volta nella vita. Per i nostri alunni, oltre che un premio per l’attività svolta in questi cinque anni, anche un messaggio: prima nel Consiglio comunale dei ragazzi, poi in Parlamento. L’impegno civile e politico, se coltivato, può portare fino a Roma. Con la speranza che una volta approdati al Parlamento, chissà, si tenga ben presente che lo spirito e l’onestà devono essere quelle del Consiglio comunale dei ragazzi.