Lentate: guerra in Consiglio per il Pgt

Ben 220 osservazioni discusse ieri sera. E oggi, se tutto va bene, il Consiglio comunale riuscirà finalmente ad approvare il Piano di Governo del Territorio. Un lungo iter burocratico iniziato il 23 settembre con l’adozione del nuovo strumento urbanistico e caratterizzato, nel suo procedere, dall’arrivo di numerose osservazioni. Tra queste, in particolare, quella della Provincia di Monza e Brianza che ha rimesso in discussione il lavoro della Giunta e dei tecnici. “Non m’interessa proprio il ...

Ben 220 osservazioni discusse ieri sera. E oggi, se tutto va bene, il Consiglio comunale riuscirà finalmente ad approvare il Piano di Governo del Territorio. Un lungo iter burocratico iniziato il 23 settembre con l’adozione del nuovo strumento urbanistico e caratterizzato, nel suo procedere, dall’arrivo di numerose osservazioni. Tra queste, in particolare, quella della Provincia di Monza e Brianza che ha rimesso in discussione il lavoro della Giunta e dei tecnici. “Non m’interessa proprio il parere della Provincia – ha spiegato ieri sera il sindaco

Massimo Sasso in apertura di seduta – perché il documento di riferimento è il Ptcp di Milano. Quello di Monza, tra l’altro, è pure successivo al nostro Piano di governo del territorio e non è ancora in vigore”. Il Pgt del Comune, comunque sia, nel suo risultato finale è ridimensionato rispetto alle intenzioni iniziali dell’amministrazione comunale. “La Regione Lombardia – ha affermato il sindaco – ci ha imposto tre prescrizioni. Essendo un ente gerarchicamente superiore non possiamo fare altro che tenerne conto anche se non siamo d’accordo. La prima riguarda la necessità di inserire nel Pgt la previsione di quadruplicamento della linea ferroviaria, anche se insieme al Comune di Carimate abbiamo chiesto di spostarla verso ovest. La seconda prescrizione riguarda la presenza dell’autostrada Pedemontana: visto che sulla Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il tracciato del 2005, dobbiamo inserirlo nel nostro documento urbanistico anche se nel frattempo ci sono stati sviluppi che modificano il percorso. Terza prescrizione, infine, per la vasca di laminazione: 900 mila metri cubi per eventuali esondazioni del Seveso che, nell’area individuata, francamente non ha mai creato problemi”. Di fatto le modifiche porteranno a un consumo di suolo in misura ridotta: solo 132 mila metri quadrati rispetto ai 225 mila inizialmente previsti. La diminuzione maggiore riguarda il residenziale (-66%), seguita dalle aree produttive (-42%). Ieri sera il Consiglio comunale ha esaminato 220 delle 330 osservazioni pervenute. Stasera l’ultima tranche e la votazione finale. Stando a quanto si è visto ieri, sarà battaglia.