Lentate: Pgt, bocciate 3 osservazioni su 4. Sindaco soddisfatto

Un no deciso, pronunciato ben 254 volte: tante sono le proposte dei cittadini al Pgt (piano di governo del territorio) che l’amministrazione comunale ha deciso di respingere nelle due sedute di giovedì e venerdì scorsi. Un rifiuto che, per diversi motivi (opportunità, competenza, ecc.), è stato opporto al 76,96% delle 330 richieste. Circa 3 su 4. Tre sono state le osservazioni nulle, 35 quelle accolte in maniera integrale, 38 quelle parzialmente accolte (articolate in più punti, non tutti rit...

Un no deciso, pronunciato ben 254 volte: tante sono le proposte dei cittadini al Pgt (piano di governo del territorio) che l’amministrazione comunale ha deciso di respingere nelle due sedute di giovedì e venerdì scorsi. Un rifiuto che, per diversi motivi (opportunità, competenza, ecc.), è stato opporto al 76,96% delle 330 richieste. Circa 3 su 4. Tre sono state le osservazioni nulle, 35 quelle accolte in maniera integrale, 38 quelle parzialmente accolte (articolate in più punti, non tutti ritenuti compatibili con il piano proposto dall’amministrazione comunale). Soddisfatto il sindaco

Massimo Sasso. “Delle 327 osservazioni presentate – evidenzia il primo cittadino – 110 trattavano situazioni specifiche contingenti di vario tipo, mentre 218 (molte proprio identiche fra loro, altre con sfaccettature e sottolineature diverse ma comunque molto simili) riguardavano solo 36 argomenti. Di conseguenza i temi su cui siamo stati invitati a riflettere sono meno di 150. Per un piano di questa complessità mi sento di poter dire che si tratta di un ottimo risultato”. Sasso è particolarmente soddisfatto anche per il voto espresso in Consiglio comunale dai diversi gruppi politici. Il 25,1% delle osservazioni hanno visto l’unanimità dei consensi. Il 39,4% è stato caratterizzato dall’astensione dell’opposizione, mentre il 35,5% ha trovato l’ostilità di Lentate Democratica. “Anche da questa fotografia – commenta il sindaco – mi permetto di cogliere un sostanziale giudizio positivo. Infatti solo il 35,5% delle decisioni prese non è stato totalmente condiviso. Questo mi fa dire con serenità, senza trionfalismi, che abbiamo fatto un buon lavoro”.