Lentate, Sasso contro Rivolta: "Dopo 157 giorni attendiamo che faccia qualcosa"

[caption id="attachment_49" align="alignleft" width="150"] municipio di lentate sul seveso[/caption] "Sveglia signor sindaco. Il tempo passa inesorabile: sono già passati 157 giorni da quando si è insediata. La prego: oltre alle quote, di rosa, ci faccia vedere qualcosa". Non è per nulla tenero
Massimo Sasso, capogruppo consiliare di "Insieme per Lentate", nei confronti del primo cittadino
Rosella Rivolta, dopo aver letto il documento sulle linee programmat...

[caption id="attachment_49" align="alignleft" width="150"] municipio di lentate sul seveso[/caption] "Sveglia signor sindaco. Il tempo passa inesorabile: sono già passati 157 giorni da quando si è insediata. La prego: oltre alle quote, di rosa, ci faccia vedere qualcosa". Non è per nulla tenero

Massimo Sasso, capogruppo consiliare di "Insieme per Lentate", nei confronti del primo cittadino

Rosella Rivolta, dopo aver letto il documento sulle linee programmatiche. "Un documento anacronistico - attacca Sasso - deludente perfino a partire dall'introduzione del sindaco. Se con la cogenza delle difficoltà che ci assediano, non riesce a fare altro che scrivere una dichiarazione molto generica, più adatta a un programma elettorale che a un programma di governo quinquennale, mi chiedo: di cosa è "capace" questa amministrazione? Non può più bastare, in un 2012 che volge al termine, la dichiarazione delle cose che vorrebbero fare: i cittadini di Lentate vogliono sapere quali cose si faranno e soprattutto come le si vogliono fare". Tra i programmi che più sconcertano Sasso c'è quello dell'assessore al bilancio

Enrico Moscatelli: "Manca il benché minimo riferimento alla sostenibilità economica delle azioni indicate. I programmi dei servizi contabili, del personale, sulla sicurezza non sono che una fotografia di quanto di fatto viene fatto. Nessuna indicazione programmatica sui tributi o sulla possibilità, per esempio, di prevedere un parternariato pubblico privato (se non nel project financing del Cimitero, che era già stato abbondantemente predisposto dall'assessore Ferrari). E poi che confusione: rispettare il Patto di stabilità e fare il Peg è un obbligo di legge, non è una linea programmatica! Dopo il sindaco sognatore, bocciato a pieni voti anche l'assessore Moscatelli. Vicesindaco". Per quanto riguarda gli altri assessorati l'accusa è quella di programmi generici che ripetono quanto già pianificato dalla precedente amministrazione comunale. "Negri & Co. -  aggiunge Sasso - non fanno altro che riscrivere con sfumature diverse il programma della mia Giunta. Ero dunque così di destra? Forse emerge ora che ciò che stavo facendo era quanto di più Sostenibile e di più Solidale si poteva e si doveva fare in questo preciso momento storico a Lentate.  Temi come il Social Housing o la valorizzazione delle imprese che operano sul territorio chi le ha portate alla ribalta della cronaca? O ancora: il piano di valorizzazione del comparto di Camnago, chi lo ha costruito?". L'ex sindaco rileva anche alcune differenze. E, naturalmente, non esulta dopo averle lette. In primis per il Registro delle Unioni civili. "Il valore della famiglia fondata sul matrimonio, sul matrimonio fra un uomo innamorato della sua donna piena di fascino sta nel mio Dna. Ribadire questi concetti mi sembrerebbe ridondante e fin stucchevole; quasi il riproporsi di un integralismo che non avendo segnato gli anni ormai lontani della mia gioventù studentesca, mi sembrerebbe oggi ancor più anacronistico e giustapposto. Vale di più una vita realmente vissuta dentro questa consapevolezza che il pontificare innati convincimenti. Ma la domanda vera è la seguente: è veramente questa l'urgenza che oggi affligge Lentate? Qualcuno, concretamente - nome e cognome, per favore, nel rispetto della privacy, ben s'intenda! - potrebbe essere davvero ed in qualche modo aiutato, cioè sostenuto ed oggetto di solidarietà, se questo ipotizzato registro venisse realmente istituito? O piuttosto, non è l’inutile tentativo di connotare con un vano e, peggio ancora, deleterio progressismo alla moda l’assoluta inconsistenza di qualunque idea realistica di come amministrare la cosa pubblica in vista del bene comune?". La battaglia, dunque, è appena iniziata: se il buongiorno si vede dal mattino, ovvero dalle linee programmatiche e dalle reazioni che queste hanno suscitato, per l'amministrazione Rivolta sarà tutt'altro che una passeggiata.