Costantin: "Borin, esordio con gaffe. Ma la poltrona è salva"

LENTATE SUL SEVESO - L'esordio di Gianfranco Borin, chiamato dal sindaco Rosella Rivolta nella sua squadra di assessori dopo l'uscita di Laura Venturini, è finito nel mirino di Massimiliano Costantin (Lentate Popolare): che proprio in una frase pronunciata dallo stesso Borin trova la giustificazione del rimpasto di Giunta con la necessità di affidargli un incarico.

"I motivi del rimpasto nella Giunta comunale? Gianfranco Borin ha esordito con una gaffe tremenda che legittima una considerazione: la sua recente nomina è stato il modo di garantirgli una poltrona". Non va per il sottile Massimiliano Costantin, capogruppo di Lentate Popolare, intervenendo su Facebook sulla recente ricomposizione della Giunta comunale, che ha visto l'ingresso di Borin al posto di Laura Venturini, affidandogli la delega al Bilancio con il conseguente spostamento di Enrico Moscatelli Spinelli ai Servizi sociali.

"Gianfranco Borin - spiega Costantin - committente responsabile della campagna elettorale del Sindaco, subito dopo le elezioni lascia la segreteria del Pd e viene nominato dal primo cittadino amministratore unico della municipalizzata Farmacia di Copreno Srl. Una gestione deludente, con perdite di bilancio, a cura di un amministratore che è stato scelto senza alcuna selezione pubblica e che deposita in Camera di Commercio documenti contabili in cui si rivolge ai 'signori azionisti', senza sapere che in una Srl non ci sono azioni".

"Rassegnate le dimissioni - prosegue Costantin - per diventare assessore al Bilancio (ricordiamogli che il Consiglio comunale è composto da consiglieri e non da azionisti), Borin giustifica la mancata tempestiva nomina del suo sostituto alla Farmacia con il fatto che l'imminente decreto legislativo Madia non permetterà di avere pensionati ad amministrare le municipalizzate".

Un'affermazione che è sfuggita a molti, ma non al capogruppo di Lentate Popolare che dà una chiave di lettura: "Con quella frase - spiega Costantin - è lecito pensare che la sua nomina nella Giunta comunale è stato il modo di garantirgli un posto a sedere. Borin, infatti, è pensionato e con poltrona a rischio nella municipalizzata. Oggi, invece, non solo ha un nuovo e prestigioso incarico, ma anche un compenso quasi doppio rispetto al vecchio ruolo. Perché si sa che in questo paese, chi amministra male la cosa pubblica viene premiato".