Limbiate, calcio: espulsioni in campo, arbitro negli spogliatoi. Intervengono i carabinieri

La partita tra la Limbiatese e il San Rocco di Monza sarà tra quelle di ricordare per l'esito finale: non tanto per il risultato, quanto per gli avvenimenti. L'arbitro, chiuso negli spogliatoi con il cellulare in mano, chiama i Carabinieri per farsi scortare e fare ritorno a casa. L'episodio, raccontato dal Giornale di Desio, è accaduto nel fine settimana quando sul campo cittadino i limbiatesi stavano affrontando la formazione monzese in occasione della prima giornata di ritorno del campiona...

La partita tra la Limbiatese e il San Rocco di Monza sarà tra quelle di ricordare per l'esito finale: non tanto per il risultato, quanto per gli avvenimenti. L'arbitro, chiuso negli spogliatoi con il cellulare in mano, chiama i Carabinieri per farsi scortare e fare ritorno a casa. L'episodio, raccontato dal Giornale di Desio, è accaduto nel fine settimana quando sul campo cittadino i limbiatesi stavano affrontando la formazione monzese in occasione della prima giornata di ritorno del campionato di Terza Categoria. Incontro caldo che si è concluso prima dello scadere dei 90 minuti di gioco regolamentari quando l'arbitro Gabriele D'Antona ha dovuto decretare la fine a causa delle eccessive espulsioni. Ben cinque nelle fila dei padroni di casa che, rimasti in sei a quattro minuti dal termine, per regolamento non potevano continuare la partita mentre gli ospiti erano in vantaggio 4-3. Più che il punteggio, tuttavia, colpisce la scena finale: direttore di gara chiuso negli spogliatoi perché intimorito dalla rabbia dei giocatori e del pubblico. Per abbandonare lo stadio in sicurezza decide di telefonare ai Carabinieri. Arrabbiati e delusi, naturalmente, i dirigenti della limbiatese: oltre a non accettare le cinque espulsioni considerate eccessive e ingiuste, hanno espresso il loro malcontento per l'atteggiamento finale dell'arbitro e per la telefonata ai militari, considerata fuori luogo visto che nessuno ha mostrato atteggiamenti aggressivi nei suoi confronti.