Limbiate: De Luca chiude la scuola di via Fratelli Cervi per riqualificare via Torino

Sacrificata la scuola di via Fratelli Cervi, rilanciata quella di via Torino con una nuova palestra e spazi più ampi a disposizione delle attività didattiche: è l'intenzione del sindaco
Raffaele De Luca per accedere al bando di Regione Lombardia che mette a disposizione fondi in grado di coprire fino al 60% delle spese da sostenere. A una condizione: si proceda alla razionalizzazione dei plessi cittadini. “Sono anni che cerchiamo di trovare le risorse per l'eliminazione ...

Sacrificata la scuola di via Fratelli Cervi, rilanciata quella di via Torino con una nuova palestra e spazi più ampi a disposizione delle attività didattiche: è l'intenzione del sindaco

Raffaele De Luca per accedere al bando di Regione Lombardia che mette a disposizione fondi in grado di coprire fino al 60% delle spese da sostenere. A una condizione: si proceda alla razionalizzazione dei plessi cittadini. “Sono anni che cerchiamo di trovare le risorse per l'eliminazione dell'amianto dal plesso scolastico di via Torino – spiega De Luca – e per l'efficientamento energetico. Abbiamo ora l'opportunità di intercettare questi fondi e ci siamo dunque messi al lavoro per presentare una progettazione entro la fine di aprile, così da poter partecipare al bando”. Condizione indispensabile per accedere al finanziamento dello Stato è la razionalizzazione del patrimonio scolastico del territorio, che, come indicato dalla Regione Lombardia, a Limbiate risulta “sovradimensionato” rispetto alle esigenze. Da qui, la rapida verifica per proporre un piano di lavoro che porterà, qualora dovessero arrivare i finanziamenti, alla riqualificazione della scuola di via Torino (con la realizzazione di una palestra adeguata e l'ampliamento delle classi), così che possa diventare un Istituto Comprensivo, e alla dismissione del plesso di via Fratelli Cervi, che è la scuola più vecchia e quella che versa in condizioni più critiche. “Vogliamo però rassicurare i nostri concittadini sui tempi – conclude il sindaco – perché, se dovesse andare in porto il nostro progetto, si concretizzerebbe fra diversi anni, a chiusura di tutto il ciclo scolastico che comincerà il prossimo settembre. Avremo quindi modo di organizzare un tavolo di lavoro con i dirigenti scolastici, gli insegnanti, le associazioni genitori e la commissione Scuola, per pianificare le strategie di intervento”.