Meda: "Ciclodromo pronto all'uso, ma il sindaco non lo apre"

"Il ciclodromo di via Icmesa 'giace' pronto all'uso, ma chiuso senza possibilità di fruizione da parte dei molti amatori e giovani ciclisti, di podisti, di pattinatori e di famiglie che ben vedono questo luogo, oltre che come impianto sportivo, come parco per passeggiare con i propri figli a piedi o con passeggini. Invece nulla di tutto ciò è ancora possibile e, inesorabilmente, stiamo scivolando verso la stagione invernale che ne limiterà l’eventuale utilizzo. E ormai, spiace dirlo, la situa...

"Il ciclodromo di via Icmesa 'giace' pronto all'uso, ma chiuso senza possibilità di fruizione da parte dei molti amatori e giovani ciclisti, di podisti, di pattinatori e di famiglie che ben vedono questo luogo, oltre che come impianto sportivo, come parco per passeggiare con i propri figli a piedi o con passeggini. Invece nulla di tutto ciò è ancora possibile e, inesorabilmente, stiamo scivolando verso la stagione invernale che ne limiterà l’eventuale utilizzo. E ormai, spiace dirlo, la situazione è questa da diversi mesi". E' l'amara constatazione dei responsabili della sezione locale della Lega Nord, che non capiscono per quale motivo la struttura non sia mai stata aperta al pubblico, in modo particolare durante la bella stagione. Un po' per curiosità e un po' su sollecitazione dei cittadini, i rappresentanti della Lega Nord nei giorni scorsi hanno dato appuntamento ad alcuni medesi davanti al cancello del ciclodromo per visionare l’opera e cercare di comprendere il perché della sua mancata apertura. "La realtà - spiega il segretario

Luca Santambrogio - è una: l’opera è molto bella, ben strutturata per l’uso per cui è stata costruita ed in Lombardia impianti come questo ce ne sono ben pochi. Ciò nonostante, su questa struttura ne abbiamo sentite di ogni: sorvolando sulla questione costi moltiplicati rispetto alla realtà, ricorderete la presunta inutilità o impossibilità di utilizzo da parte dei ciclisti (il rispetto delle prescrizioni Coni e le prove effettuate smentirebbero ciò), l’assenza dell’illuminazione, dimenticando che, all’anno ,ci sono una media di 12 ore di luce solare contro 3-4 ore di buio serale eventualmente fruibili per l’attività sulla pista (difficilmente qualcuno si allenerebbe oltre le ore 23) o ancora problemi che di volta in volta vengono palesati tutti, se realmente esistenti, tranquillamente risolvibili". Per Santambrogio la responsabilità è della Giunta Caimi: "Mi sento di parlare di un colpevole ritardo nella messa a reddito di questa struttura sportiva ed è assurdo il fatto che ancora non si comprendano le intenzioni dell'amministrazione (gestione propria o a terzi) perché mai chiaramente palesate e quindi gli sviluppi futuri della questione. Cosa ancor più grave è che, la mancata apertura, non permette ai medesi di usufruire di questa interessante e versatile struttura”.