Misinto, indumenti a un'associazione: ma sembra inesistente

Gettare gli indumenti nei cassonetti usati nella convinzione di aiutare qualcuno in difficoltà. E scoprire che l'associazione che gestisce la raccolta non esiste. Accade anche questo in paese, soprattutto grazie allo zelo della Polizia locale. Il comandante
Marco Basilico, come racconta il Cittadino, dopo aver notato i volantini che da qualche tempo invitano le famiglie a disfarsi dei vecchi indumenti gettandoli nei raccoglitori per scopi benefici, ha voluto vederci chiaro. ...

Gettare gli indumenti nei cassonetti usati nella convinzione di aiutare qualcuno in difficoltà. E scoprire che l'associazione che gestisce la raccolta non esiste. Accade anche questo in paese, soprattutto grazie allo zelo della Polizia locale. Il comandante

Marco Basilico, come racconta il Cittadino, dopo aver notato i volantini che da qualche tempo invitano le famiglie a disfarsi dei vecchi indumenti gettandoli nei raccoglitori per scopi benefici, ha voluto vederci chiaro. A lui, infatti, l'associazione "Cisier" era proprio sconosciuta. A quel punto ha alzato la cornetta per chiamare i colleghi di Paullo, dove la stessa sostiene di avere la sede legale, per avere qualche notizia in più. Niente da fare: lì, proprio, non sanno nemmeno dell'esistenza della Cisier che non è nemmeno iscritta all'albo delle associazioni. Nessuna risposta nemmeno telefonando al cellulare indicato sui volantini. In mancanza di certezze, restano dubbi sull'attività. In qualche Comune poco distante, nei mesi scorsi, erano stati posizionati dei cassonetti da un'associazione per la raccolta di indumenti a favore di un ente religioso: ma anche i sacerdoti, contattati, erano all'oscuro dell'iniziativa.