Regione, 18 milioni per il settore casa: coinvolti 155 Comuni lombardi e 5 mila famiglie

Ieri la Giunta regionale, su proposta del vicepresidente Fabrizio Sala, ha approvato l'erogazione di 18 milioni di euro per provvedimenti relativi al settore casa. Una misura individuata per contrastare il problema dell'emergenza abitativa e per combattere l'abusivismo

"Nella Giunta regionale odierna abbiamo approvato l'erogazione di 18 milioni di euro per provvedimenti relativi al settore casa". Lo ha annunciato il vice presidente della Regione Lombardia e assessore alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese, Fabrizio Sala, nel corso della conferenza stampa dopo Giunta.
 
"Abbiamo erogato in favore dell'Aler Milano ancora 1.050.000 euro per il contrasto all'abusivismo - ha spiegato il vicepresidente - una piaga che ci impegniamo a contrastare e sradicare".
 
"Di queste risorse - ha specificato Sala - 350.000 euro serviranno per l'attuazione del Protocollo per la prevenzione e contrasto alle occupazioni abusive di alloggi di edilizia residenziale pubblica e per interventi di messa in sicurezza e recupero e assegnazione degli alloggi sociali liberati dalle occupazioni abusive. Gli altri 700.000 euro saranno impiegati per il completamento del Piano straordinario di sorveglianza e videosorveglianza dei quartieri a rischio di degrado".
 
"Inoltre - ha aggiunto l'assessore - ad attuazione delle disposizioni della nuova Legge regionale per i servizi abitativi, che prevede l'erogazione di un contributo regionale di solidarietà a favore dei nuclei familiari assegnatari in comprovate difficoltà economiche di carattere transitorio, abbiamo stanziato 11,2 milioni di euro".
 
Il provvedimento è il primo step attuativo della riforma della Legge sui servizi abitativi recentemente approvata in Consiglio regionale. Le risorse regionali per il 2016, pari appunto a 11,2 milioni di euro, saranno ripartite in base alla dimensione del patrimonio abitativo di proprietà delle Aler e dei Comuni, localizzato per questa sperimentazione nei 133 comuni classificati per intensità di fabbisogno abitativo ai sensi del Programma regionale di edilizia residenziale pubblica 2014-2016 e in base ai nuclei già assegnatari di unità abitative ERP a canone sociale appartenenti alle aree della "protezione" e dell'"accesso".
 
L'importo del singolo contributo arriverà a un massimo di 1.200 euro e sarà destinato fino al 60 per cento per ridurre il debito pregresso nei confronti dell'ente proprietario e, come ha spiegato il vice presidente Sala "condizionato alla sottoscrizione di un Patto di servizio in ragione dell'esigenza di stimolare un atteggiamento pro-attivo del beneficiario del contributo e per portarlo a superare i fattori che ostacolano il pieno recupero dell'autonomia economica".
 
"L'emergenza abitativa è un dramma fomentato dal perdurare della crisi economica. Per questo abbiamo stanziato altri 5,8 milioni di euro per azioni di contrasto a questo preoccupante fenomeno - ha detto ancora il vice presidente - coinvolgendo anche Comuni e istituzioni locali".
 
Nel concreto il provvedimento si suddivide in due misure: la prima vedrà l'affitto diretto o intermediato di alloggi temporanei da parte dei Comuni destinatari per gli inquilini residenti in Lombardia sfrattati o in emergenza abitativa, in attesa di una soluzione stabile. La seconda misura prevede l'erogazione di un contributo dal Comune al proprietario che si impegna a non procedere allo sfratto per almeno 12 mesi. Massimali di contributo saranno 1.000 euro ad alloggio o 1.500 euro nel caso di disponibilità da parte del proprietario a modificare il canone in "concordato" o a rinegoziare a canone più basso.
 
Caratteristiche dei nuclei familiari beneficiari per questa seconda misura saranno la residenza da almeno 5 anni in Regione Lombardia di un membro del nucleo familiare, il non essere sottoposti a procedure di rilascio dell'abitazione, situazione di morosità incolpevole accertata in fase iniziale.
 
Destinatari delle misure di contrasto all'emergenza abitativa saranno 155 Comuni sul territorio regionale ad alta tensione abitativa, per un totale di circa 5.000 famiglie.
 
"A pochi giorni dall'approvazione della nuova Legge sui servizi abitativi abbiamo deciso di concentrarci sulle necessità delle famiglie e degli inquilini e lo abbiamo fatto con questi provvedimenti. Manterremo - ha concluso il vice presidente Sala - un atteggiamento di tolleranza zero nei confronti dell'abusivismo".


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