Aeb-Gelsia: l'opposizione fa intervenire la Procura sull'accesso agli atti

SEREGNO - I gruppi di opposizione scrivono al Procuratore della Repubblica: chiedono di verificare se da parte di Aeb siano stati commessi reati di abuso e di omissione di atti d'ufficio. Al centro della questione la richiesta di accesso agli atti avanzata da Tiziano Mariani (Noi x Seregno) sulla relazione relativa alla possibile aggregazione con il gruppo Acsm-Agam Spa.

"I sottoscritti consiglieri comunali, nel sottolineare il gravissimo atteggiamento di Aeb Spa nei confronti del Consiglio comunale e del sindaco, chiedono al Procuratore della Repubblica di verificare e valutare l'eventuale sussistenza dei reati di abuso e di omissione d'atti di ufficio, e di ogni altro reato di natura amministrativa, civile e penale in capo ai soggetti che si riterranno responsabili". E' la richiesta avanzata da Tiziano Mariani (Noi x Seregno), William Viganò (Partito Democratico), Pietro Amati (Ripartiamo), Valentina Massari (W Seregno), Mario Nava (Movimento 5 Stelle), al Procuratore della Repubblica.

Al centro della vicenda l'accesso agli atti relativo al gruppo Aeb-Gelsia, controllata dal Comune di Seregno, e alla possibilità di aggregazione con il gruppo Acsm-Agam Spa. A Tiziano Mariani, infatti, non era sfuggita una parcella da 180 mila euro (di cui 90 mila a carico di Aeb) e nella seduta consiliare del 13 ottobre aveva verbalizzato la sua richiesta di accesso alla relazione completa realizzata da Banca Profilo.

Richiesta legittima, per esercitare il suo ruolo di consigliere comunale, tant'è che lo stesso segretario comunale si era fatto portavoce di questa esigenza chiedendo in data 6 novembre gli atti al presidente di Aeb. Purtroppo con scarsi risultati: quattro giorni più tardi si era infatti visto recapitare la lettera della municipalizzata, che comunicava di non poter adempiere "poiché tutta la documentazione relativa all'operazione aveva natura strettamente riservata e confidenziale, contenendo dati e valutazioni riguardanti un Gruppo Societario quotato in Borsa non divulgabili né comunicabili a terzi per preciso impegno sottoscritto dalle parti".

La risposta, naturalmente, non aveva fatto piacere neanche al sindaco Edoardo Mazza che, a sua volta, il 26 novembre aveva replicato ad Aeb evidenziando tutti i riferimenti normativi che regolano l'accesso agli atti dei consiglieri. Ma anche a lui, una settimana più tardi è giunta la lettera dell'azienda con un allegato: gli Accordi di riservatezza sottoscritti con Acsm-Agam Spa, che prevedevano "l'obbligo di distruzione della documentazione contenente informazioni riservate".

Non avendo la possibilità di fare diversamente, Mazza il 17 dicembre ha messo al corrente della situazione Tiziano Mariani che, nella seduta consiliare prenatalizia del 21 dicembre, aveva poi denunciato "la gravissima situazione di negazione al sindaco di accesso ad atti di particolare rilevanza per il diritto/dovere di controllo su una società controllata dal Comune di Seregno".

In data 22 dicembre 2015 il gruppo Aeb-Gelsia ha diffuso un comunicato stampa per ribadire di avere agito nella più assoluta trasparenza e correttezza, riservandosi di tutelare nelle sedi più opportune la propria immagine e reputazione.

Comunicato citato nella stessa serata, nella prosecuzione del Consiglio comunale, da Tiziano Mariani e da William Viganò, che lo hanno considerato oltraggioso e intimidatorio. 

Dalle parole, però, ora si è passati ai fatti. Il 28 dicembre i gruppi di opposizione, dopo aver condiviso il testo, hanno firmato un esposto e l'hanno indirizzato alla Procura della Repubblica.