Con Giuseppe Sottile la Brianza è da scoprire con l'acquerello

SEREGNO - Sabato alle 17, nella galleria civica "Ezio Mariani" (in via Cavour), l'inaugurazione della mostra "Vedute di Seregno e Brianza": quarant'anni di pittura, dal 1976 al 2016, di Giuseppe Sottile, siciliano trapiantato al nord che con il suo occhio ci regala scorci della nostra terra.

“Vedute di Seregno e Brianza”: quarant’anni di pittura, dal 1976 al 2016, del pittore Giuseppe Sottile nei sui paesaggi raccontati con il suo acquerello. Da sabato 2 aprile (inaugurazione alle 17) gli acquarelli e le composizioni ad olio di Giuseppe Sottile saranno esposti a Seregno negli spazi della Galleria civica “Ezio Mariani” (via Cavour, 26).

La mostra si apre con un omaggio di Sottile a “Un’occhiata nel mondo”, opera del 1886 di Luigi Conconi, che mostra una monaca, che sale sul muro di cinta del convento per osservare quanto succede fuori. Incisore e acquafortista, pilastro della pittura della seconda metà dell’Ottocento, Conconi è stato suo maestro, insieme a Paolo Sala, che nel 1911 fondò a Milano la “Società degli Acquerellisti Lombardi”.

Dall’omaggio a Conconi parte il filo conduttore della mostra che una serie di vedute della Seregno e della Brianza del passato, collegate a personaggi ed eventi che hanno segnato la storia del nostro territorio. 

“Sottile, negli anni Settanta, ha fissato sulle mappe della memoria scorci di ciò che è ‘rimasto’ del centro storico della città”, scrive il curatore della mostra Franco Cajani: la Corte del Bram (tra via Lamarmora e via Pozzoli), la Corte del Brolis (sempre in via Lamarmora, già sede dell’antico Monastero dell’Annunziata e prima abitazione del Patriarca Ballerini), la Villa Odescalchi-Silva ripresa, con la sua imponente torretta, dall’interno del giardino. E poi: la Corte degli sfrattati su cu sorgerà piazza Risorgimento dopo la sua demolizione e l’Abside della Basilica seregnese, vista da via San Giovanni Bosco con il peculiare cotto rosso a vista delle ‘chiese rosse’ milanesi.

Non manca un giro nel vecchio centro storico: vicolo Orti, vicolo Sole e due vedute di via Santino De Nova, per giungere alla periferia con Villa Buttafava a San Giuseppe e alle Corti del Dosso, rione al confine con il Comune di Albiate.

“Mi ricordo alcune composizioni ad olio dai colori vivi – scrive sempre Cajani - con l’impasto applicato sulla tela con la spatola, ma quello che più mi era rimasto impresso riguardava gli acquerelli. Pur essendo popolare, non è frequente l’utilizzo dell’acquerello nella pittura:  si tratta di una tecnica che prevede l'uso di pigmenti finemente macinati diluiti in acqua con una stesura direi quasi fulminea”. 

Oltre alle vedute seregnesi, alcune opere ci portano a scoprire luoghi della Brianza e siti monumentali come il Palazzo Borromeo-Arese di Cesano Maderno o paesaggi di Inverigo con antichi e dispersi casolari.

Giuseppe Sottile, classe 1937, originario di a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, da oltre mezzo secolo è trapiantato in Brianza, a Seregno prima, nel 1976, e poi a Meda dove oggi vive e lavora. A diciotto anni è a Milano dove segue i corsi dal maestro e pittore d’arte Pietro Grossi, imparando la decorazione sui mobili in stile. Dal 1967 al 1973 vive a New York, dove frequenta i corsi di pittura presso la “Hight School” di Hempstead, nella contea di Nassau, Long Island. Nel Queens. Lavora per Astoria,  la casa produttrice dei famosi pianoforti “Steinway & Sons”. Ritornato a Milano sviluppa la sua passione per la pittura ad olio con la sola tecnica della spatola e si fa conoscere come uno dei migliori acquarellisti dell’Associazione Italiana Acquerellisti.

La mostra potrà essere visitata fino a domenica 17 aprile nei seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Informazioni: Ufficio Cultura (tel. 0362/263.541 – email: info.cultura@seregno.info).