Seveso, adescava ragazzini sui treni: arrestato per violenza sessuale

Avvicinava i ragazzini sui treni e chiedeva prestazioni sessuali offrendo denaro. Uno di questi, di soli 14 anni, racconta di avere subito violenza sessuale nei pressi della stazione. E' originario di Seveso l'uomo di 55 anni, senza fissa dimora, arrestato nella giornata di ieri, mercoledì 26 novembre, dai Carabinieri di Vigevano con l'accusa di violenza sessuale su minori. A mettere nei guai l'uomo, che ha già precedenti per reati analoghi, il taccuino che conservava con cura per annota...

Avvicinava i ragazzini sui treni e chiedeva prestazioni sessuali offrendo denaro. Uno di questi, di soli 14 anni, racconta di avere subito violenza sessuale nei pressi della stazione. E' originario di Seveso l'uomo di 55 anni, senza fissa dimora, arrestato nella giornata di ieri, mercoledì 26 novembre, dai Carabinieri di Vigevano con l'accusa di violenza sessuale su minori. A mettere nei guai l'uomo, che ha già precedenti per reati analoghi, il taccuino che conservava con cura per annotare i nominativi e i recapiti telefonici delle sue vittime. I Carabinieri lo hanno arrestato dopo un breve inseguimento: la loro attenzione era stata richiamata da alcuni minori a Vigevano, che sostenevano di essere stati molestati. Subito intercettato, è stato portato in caserma. Un quattordicenne ha raccontato ai militari che già da agosto era vittima dei suoi abusi sessuali in una casa abbandonata situata nei pressi della stazione di Vigevano. In base alla testimonianza del ragazzo, l'uomo l'avrebbe costretto una prima volta ad avere un rapporto sessuale, poi ci sarebbero stati rapporti successivi ottenuti sempre in cambio di minacce. Non sempre a Vigevano, ma anche ad Albairate in zone sempre isolate. Carabinieri e Procura sono tuttora impegnati in questo lavoro di indagine. Pare che il suo luogo d'azione non fosse soltanto il vigevanese, ma anche altre aree raggiunte con treni regionali tra Milano, Pavia, e Monza. Altri due studenti di 14 e di 16 anni sarebbero stati avvicinati dal sevesino.

4 commenti

ilconte :
non capisco perché quando si parla di pedofili non si facciano mai i nomi di questi bast***i, credo che sia corretto dirlo così da sapere chi evitare in futuro. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
redazione :
Buongiorno. Un motivo è molto pratico: non sempre le forze dell'ordine - indipendentemente dal reato - forniscono le generalità. Il secondo, invece, ha risvolti più penali: in Italia vige la 'presunzione di innocenza'. Ogni persona è da considerarsi innocente fino all'ultimo grado del giudizio. Di qui la necessità di usare il condizionale negli articoli. Pensi cosa potrebbe succedere pubblicando il nome di questo tizio (che comunque non abbiamo) in caso di una sua assoluzione da parte del giudice... avremmo dato del pedofilo a una persona ben precisa, nome e cognome, ma per la giustizia italiana è innocente. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
Roberto Fumagalli :
La maggioranza e le altre forze politiche presenti in Consiglio Comunale, tramite la commissione "Servizi Sociali", hanno da poco organizzato un Convegno a Seveso contro la Pedofilia. E' importante che gli adulti sappiano quali "segni" il bambino abusato manda e cosa fare. A 14 il minore magari chiama la Polizia, a 6 anni subisce in silenzio. Nel 2012 sono stati arrestati 1.100 pedofili in Italia. Sarebbe stato bello che al Convegno a Seveso avessero partecipato tantissimi sevesini perchè i pedofili vanno arrestati il più presto possibile. E non chiudiamo gli occhi dicendo: "ma tanto a Seveso non succede!" Con gli occhi chiusi non si vede niente! | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
ilconte :
Sono consapevole dei rischi che ci sono nel pubblicare le generalità delle persono accusate di qualsiasi reato prima della sentenza di un giudice. Comunque non credo che, anche a fronte di una condanna, poi verranno fatti nomi e cognomi. Si è più propensi a nascondere l'identità dei criminali che la sicurezza della genete. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi