Seveso, non solo basket: arrivano i campioni dello sledge hockey

Una partita da non perdere quella tra Unipol e Sassari, in programma sabato 2 novembre al palasport di Seveso (palla a due alle 20.30). Non solo una serata di basket ma il vero trionfo dello sport paralimpico. A sfilare sul parquet di quella che ormai è unanimemente riconosciuta come “la casa del wheelchair basketball” saranno infatti tre ospiti d’eccezione:
Santino Stillitano,
Bruno Balossetti e
Roberto Radice, giocatori dell’Armata Branc...

Una partita da non perdere quella tra Unipol e Sassari, in programma sabato 2 novembre al palasport di Seveso (palla a due alle 20.30). Non solo una serata di basket ma il vero trionfo dello sport paralimpico. A sfilare sul parquet di quella che ormai è unanimemente riconosciuta come “la casa del wheelchair basketball” saranno infatti tre ospiti d’eccezione:

Santino Stillitano,

Bruno Balossetti e

Roberto Radice, giocatori dell’Armata Brancaleone, squadra varesina di Ice Sledge Hockey, e membri della Nazionale Italiana che lo scorso 26 ottobre a Torino ha conquistato l’accesso ai Giochi Paralimpici di Sochi 2014. Ad accogliere i tre campioni saranno

Pierangelo Santelli, Presidente Cip Lombardia, e

Piero Oldani, Vice Presidente Cip Lombardia e delegato regionale Fipic. Per gli Azzurri di

Massimo Da Rin, Campioni d’Europa nel 2011, la qualificazione al massimo appuntamento sportivo del 2014 vale la terza partecipazione consecutiva alle Paralimpiadi invernali, dopo Torino 2006 e Vancouver 2010. Una prestazione quasi perfetta quella vista al PalaTazzoli: dopo quattro vittorie consecutive strappate a Gran Bretagna (8-0), Giappone (2-1), Germania (4-0) e Svezia (3-2), solo la Corea è riuscita a placare la furia azzurra, con una vittoria ai rigori (2-3) valsa il primato del Torneo. Alla Svezia terza classificata è andato l’ultimo dei tre pass in palio. “E’ un onore poter conoscere questi grandi Campioni – ha dichiarato il presidente di Briantea84

Alfredo Marson -: la qualificazione ai Giochi Invernali della Nazionale Italiana deve essere motivo di orgoglio per tutti noi. Da 30 anni vivo delle emozioni che lo sport paralimpico sa regalare: questo risultato, anche se non direttamente legato alla mia società, è motivo di grande soddisfazione, è la dimostrazione che il movimento italiano sta andando nella giusta direzione”.