Seveso: con la Briantea84 arriva la nazionale afghana di basket in carrozzina

Sono sbarcati all’Aeroporto di Malpensa con volti sorridenti e molta curiosità. Una fila di carrozzine da gioco color verde acqua, tutte uguali, contrassegnate solo da un numero cucito a mano col filo rosso su uno scampolo di stoffa bianca. Come fosse una firma discreta posta dalla Croce Rossa Internazionale sul progetto sportivo che negli ultimi due anni sta contagiando tutto l’Afghanistan, sotto la guida, la tenacia e la passione dell’italiano
Alberto Cairo. I giocatori de...

Sono sbarcati all’Aeroporto di Malpensa con volti sorridenti e molta curiosità. Una fila di carrozzine da gioco color verde acqua, tutte uguali, contrassegnate solo da un numero cucito a mano col filo rosso su uno scampolo di stoffa bianca. Come fosse una firma discreta posta dalla Croce Rossa Internazionale sul progetto sportivo che negli ultimi due anni sta contagiando tutto l’Afghanistan, sotto la guida, la tenacia e la passione dell’italiano

Alberto Cairo. I giocatori della Nazionale maschile di basket in carrozzina dell’Afghanistan dal 20 al 30 maggio sono in Italia per la prima trasferta della loro breve storia. Sembrano rendersene conto tutti, compreso il coach

Jess Markt, statunitense con un amore per Kabul e per lo sport. Il progetto “Canestri senza confini” inizia un giorno di un anno fa, dall’incontro tra Briantea84 e Alberto Cairo, fisioterapista che da 20 anni vive a Kabul ed è responsabile del più grande Progetto ortopedico che la Croce rossa ha nel mondo. “Non so come ho fatto a non pensarci prima, lo sport ha il potere di cambiare le persone e le loro vite in meglio” spiega Cairo con una vergogna assolutamente non motivata. Da questa unità di intenti nasce l’idea di dare un’opportunità in più a chi sta scoprendo solo ora cosa voglia dire fare sport in presenza di una disabilità. Quindi, in sostanza, a chi sta tornando a vivere. “Venite in Italia, vi ospitiamo noi”, è la chiamata di

Alfredo Marson, che nelle sfide impossibili trova il suo habitat naturale.  Da qui l’organizzazione di una trasferta che è ben diversa da tutte le altre: c’è da scrivere un pezzettino nuovo di storia, una cosa mai facile. Arriva la collaborazione della Federazione italiana di Pallacanestro in carrozzina, che invita l’Afghanistan al Torneo internazionale di Exposanità a Bologna (21-23 maggio). Da qui poi la delegazione, sotto l’ala protettrice dell’Esercito Italiano – con i militari della Caserma Ugo Marra di Solbiate Olona e la disponibilità del

Generale Giorgio Battisti, Comandante dei NATO  Rapid Deployable Corps – si trasferiscono in Brianza per 7 giorni di training e visite ufficiali. Il programma prevede in particolare tre momenti pubblici: si inizia domani, lunedì 26 maggio, con la visita ufficiale con l’amministrazione di Seveso, prevista alle 11.30 al Bosco delle Querce. Un momento importante visto che sarà proprio l’hotel Vecchia Brianza di Seveso a fare da “casa” alla delegazione afghana e a tutte le persone dello staff. Martedì 27 maggio alle 10.30 nella Sala “Giovanni Zampese” della Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù – partner entusiasta del progetto “Canestri senza confini” – si terrà un convegno per raccontare le bellissime storie che legano Italia e Afghanistan, dal titolo “Kabul, lo sport paralimpico e la pace nell’impegno italiano”. Inoltre, giovedì 29 maggio al Pianella di Cucciago la nazionale afghana scenderà in campo contro una rappresentativa della Unipol Briantea84 per una partita evento che vuole essere occasione anche di presentazione alle scuole e ai molti protagonisti di questa iniziativa, a partire dalla Croce Rossa Italiana, sezioni di Milano e Como, la Fondazione Candido Cannavò e Comunità Nuova, ispiratrici del programma scolastico “Io tifo positivo”.