Seveso: "Brianza SiCura" con Nando Dalla Chiesa e Salvatore Bellomo

Un convegno sul tema della legalità, promosso dal Presidente del Consiglio comunale con la collaborazione di tutti i gruppi rappresentanti nella massima assise cittadina: è in programma questo venerdì 16 maggio alle 21 nella sede della Fondazione Lombardia per l'Ambiente e vede la partecipazione di nomi ben conosciuti sul territorio nazionale:
Nando Dalla Chiesa (sociologo e presidente onorario di Libera) e
Salvatore Bellomo (Sostituto procuratore di Monza)...

Un convegno sul tema della legalità, promosso dal Presidente del Consiglio comunale con la collaborazione di tutti i gruppi rappresentanti nella massima assise cittadina: è in programma questo venerdì 16 maggio alle 21 nella sede della Fondazione Lombardia per l'Ambiente e vede la partecipazione di nomi ben conosciuti sul territorio nazionale:

Nando Dalla Chiesa (sociologo e presidente onorario di Libera) e

Salvatore Bellomo (Sostituto procuratore di Monza). Con loro anche

David Gentili (presidente della commissioni antimafia del Comune di Milano). "Il tema della legalità - spiega

Giorgio Garofalo, Presidente del Consiglio comunale - impegna tutti i consiglieri da diverso tempo e in modo approfondito, prima ancora dei noti fatti di cronaca. Inizialmente trattato in ambito della conferenza dei capigruppo, l´impegno che si stava strutturando ha richiesto in seguito l´istituzione di un vero e proprio tavolo di lavoro, che ha dato i risultati che oggi vengono presentati. Il titolo stesso del convegno, Brianza SiCura, gioca sui concetti di sicurezza e di cura, indicando che il nostro intento è di prenderci cura di questo nostro territorio". Al tavolo di lavoro hanno partecipato i capigruppo, ma anche semplici cittadini. In molti si sono messi a studiare l'ordinanza dell'operazione Tibet, quella che ha portato la città di colpo nelle cronache nazionali associata alla 'Ndrangheta. Tutti hanno poi dato un contributo all´organizzazione del convegno. "Era importante - aggiunge Garofalo - che le istituzioni ci mettessero la faccia. E' un invito a chiedersi: ciascuno di noi cosa può fare per affermare la legalità? Chi fa politica su questo territorio non può non occuparsi di questo tema: vorrebbe dire non assumersi fino in fondo le proprie responsabilità. Anche i cittadini possono farlo, per non farsi scivolare addosso le cose. Per questo abbiamo organizzato un convegno piuttosto che un consiglio comunale aperto. Infatti, abbiamo riflettuto su questo e alla fine deciso che era il modo migliore per arrivare ai cittadini".