Seveso, Butti: "Il Tribunale su Aspes mi ha dato ragione"
Il sindaco
Paolo Butti scrive ai cittadini sulla vicenda Aspes, il tema del momento a livello cittadino e quello che, con ogni probabilità, è destinato a far discutere a lungo. Non solo per le decisioni politiche, ma anche per le vicenda giudiziarie che potrebbe innescare. Intanto Butti, parlando di aule di tribunale, si porta a casa il primo round: la convocazione dell'assemblea dei soci per mettere in liquidazione la municipalizzata è stata giudicata legittima. Lo spiega l...
Il sindaco
Paolo Butti scrive ai cittadini sulla vicenda Aspes, il tema del momento a livello cittadino e quello che, con ogni probabilità, è destinato a far discutere a lungo. Non solo per le decisioni politiche, ma anche per le vicenda giudiziarie che potrebbe innescare. Intanto Butti, parlando di aule di tribunale, si porta a casa il primo round: la convocazione dell'assemblea dei soci per mettere in liquidazione la municipalizzata è stata giudicata legittima. Lo spiega lo stesso sindaco che ha deciso di scrivere una lettera aperta ai cittadini e che, ovviamente, riproduciamo integralmente.
Care Concittadine/ Cari concittadini
come tutti ben sapete la mia amministrazione ha dovuto assumersi l’onere di prendere una decisione importante e necessaria per il risanamento delle finanze di questo ente: mettere in liquidazione la sua società partecipata Aspes Srl.
In questi mesi di lavoro si è delineata una mancanza di economicità della società Aspes, come è stato evidenziato anche dall’analisi economico-finanziaria effettuata da uno studio specializzato su richiesta dell’Amministrazione appena insediata. Questa situazione ha gravato sulle casse del Comune e continuerà a pesare su di esse fino alla sua estinzione.
In questo percorso l’Amministratore Antonio Matta non solo si è sempre mostrato contrario alla decisione collegiale di messa in liquidazione della società, decisione espressa dal Consiglio comunale nella seduta del 13 dicembre 2013, ma ha anche adito per vie legali per evitare che il socio unico Comune di Seveso convocasse l'assemblea per porre la società in liquidazione, creando con questa azione ulteriori costi a carico della società stessa.
In data 20 febbraio 2014 l'ex Presidente Matta ha presentato infatti ricorso presso il Tribunale di Milano, chiedendo un provvedimento d’urgenza affinché fosse dichiarata l’illegittimità della convocazione dell’assemblea straordinaria.
È doveroso comunicarVi che in data 1 aprile 2014 il Tribunale Ordinario di Milano ha rigettato con un’ordinanza il ricorso presentato dall’ex Amministratore di Aspes Antonio Matta.
Nelle motivazioni dell’ordinanza il Giudice del Tribunale Ordinario di Milano ha stabilito che i requisiti dell’urgenza non sussistevano e ha anche sancito la legittimità della convocazione dell’assemblea straordinaria per la liquidazione della Società Aspes.
A sostegno della correttezza dell’azione posta in essere all’Amministrazione comunale il Giudice ha condannato il Signor Antonio Matta in solido con la società alla rifusione delle spese legali sostenute dal Comune.
Alla luce dei fatti accaduti, Vi informo che la mia Amministrazione proseguirà in questo percorso di risanamento attraverso l’adozione di tutti i provvedimenti necessari per conseguire l’economicità e l’efficienza della gestione dei servizi a favore della collettività e al risanamento delle finanze comunali gravemente provate dalla precedente gestione.
Paolo Butti
Paolo Butti scrive ai cittadini sulla vicenda Aspes, il tema del momento a livello cittadino e quello che, con ogni probabilità, è destinato a far discutere a lungo. Non solo per le decisioni politiche, ma anche per le vicenda giudiziarie che potrebbe innescare. Intanto Butti, parlando di aule di tribunale, si porta a casa il primo round: la convocazione dell'assemblea dei soci per mettere in liquidazione la municipalizzata è stata giudicata legittima. Lo spiega lo stesso sindaco che ha deciso di scrivere una lettera aperta ai cittadini e che, ovviamente, riproduciamo integralmente.
Care Concittadine/ Cari concittadini
come tutti ben sapete la mia amministrazione ha dovuto assumersi l’onere di prendere una decisione importante e necessaria per il risanamento delle finanze di questo ente: mettere in liquidazione la sua società partecipata Aspes Srl.
In questi mesi di lavoro si è delineata una mancanza di economicità della società Aspes, come è stato evidenziato anche dall’analisi economico-finanziaria effettuata da uno studio specializzato su richiesta dell’Amministrazione appena insediata. Questa situazione ha gravato sulle casse del Comune e continuerà a pesare su di esse fino alla sua estinzione.
In questo percorso l’Amministratore Antonio Matta non solo si è sempre mostrato contrario alla decisione collegiale di messa in liquidazione della società, decisione espressa dal Consiglio comunale nella seduta del 13 dicembre 2013, ma ha anche adito per vie legali per evitare che il socio unico Comune di Seveso convocasse l'assemblea per porre la società in liquidazione, creando con questa azione ulteriori costi a carico della società stessa.
In data 20 febbraio 2014 l'ex Presidente Matta ha presentato infatti ricorso presso il Tribunale di Milano, chiedendo un provvedimento d’urgenza affinché fosse dichiarata l’illegittimità della convocazione dell’assemblea straordinaria.
È doveroso comunicarVi che in data 1 aprile 2014 il Tribunale Ordinario di Milano ha rigettato con un’ordinanza il ricorso presentato dall’ex Amministratore di Aspes Antonio Matta.
Nelle motivazioni dell’ordinanza il Giudice del Tribunale Ordinario di Milano ha stabilito che i requisiti dell’urgenza non sussistevano e ha anche sancito la legittimità della convocazione dell’assemblea straordinaria per la liquidazione della Società Aspes.
A sostegno della correttezza dell’azione posta in essere all’Amministrazione comunale il Giudice ha condannato il Signor Antonio Matta in solido con la società alla rifusione delle spese legali sostenute dal Comune.
Alla luce dei fatti accaduti, Vi informo che la mia Amministrazione proseguirà in questo percorso di risanamento attraverso l’adozione di tutti i provvedimenti necessari per conseguire l’economicità e l’efficienza della gestione dei servizi a favore della collettività e al risanamento delle finanze comunali gravemente provate dalla precedente gestione.
Paolo Butti
Gaetano Carro :
Egregio Signor Sindaco Paolo Butti, BUONGIORNO! Quando l'ultimo breve Governo Prodi effettuò alcune liberalizzazioni, Gianfranco Fini, uno dei pochi, che avevano capito "IL BUBBONE" delle partecipate, disse che la "montagna aveva partorito il topolino", poiché si doveva partire dalle società municipali, che costano al contribuente italiano 25 miliardi di euro all'anno. Io, inoltre, ritengo che se si aggiungano alle società partecipate comunali quelle statali, regionali e provinciali, forse i 25 miliardi dovremmo almeno triplicarli. Signor Butti, io so che Lei non ha bisogno del mio plauso per andare avanti. Tuttavia glielo esprimo ugualmente ed auspico che gli Organi Giudiziari Ordinari ed Amministrativi continuino a ritenere legittima la liquidazione non soltanto di ASPES, ma di tutte le costose partecipate d'Italia. Un piccolo rilievo per la conclusione del Suo messaggio ai SEVESINI: la cattiva gestione comunale, specialmente per quanto attiene ASPES, non è soltanto della "PRECEDENTE GESTINE", ma è partita parecchi anni prima, ed è anche colpa di chi ha fatto alcune leggi, che consentono ai trombati della politica, che diventano gestori delle partecipate, di... mi scusi il termine... sbattersene degli enti, che hanno dato loro la nomina di presidente! Auguri Gaetano Carro | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi