Seveso, Butti: "Uniamo le forze per dare risposte a chi è senza lavoro"


Tutti insieme per combattere la disoccupazione e dare un aiuto concreto ai cittadini in difficoltà. L'appello è del sindaco Paolo Butti che invita tutte le forze del territorio (associazioni di categoria, imprenditori, mondo del volontariato) a unire le forze. Il Comune, da parte sua, sta cercando di fare la sua parte con lo Sportello Lavoro gestito da Afol che ha aperto i battenti nel mese di ottobre. ...

Tutti insieme per combattere la disoccupazione e dare un aiuto concreto ai cittadini in difficoltà. L'appello è del sindaco Paolo Butti che invita tutte le forze del territorio (associazioni di categoria, imprenditori, mondo del volontariato) a unire le forze. Il Comune, da parte sua, sta cercando di fare la sua parte con lo Sportello Lavoro gestito da Afol che ha aperto i battenti nel mese di ottobre. In più, da qualche settimana, il gruppo di mutuo aiuto AMALav che ha coinvolto finora una dozzina di persone. L'amministrazione comunale, nell'intento di sensibilizzare tutte le parti in causa, ha diffuso in questi giorni il seguente comunicato stampa, che mettiamo a disposizione dei lettori.

La mancanza di lavoro è un problema che ormai pervade ogni strato sociale e ogni settore professionale. Anche a Seveso non è più solo un problema che riguarda i lavoratori con minori tutele, ma sono sempre di più le famiglie della media borghesia che si ritrovano all’improvviso in difficoltà, senza lavoro e senza neanche più la sicurezza dei propri risparmi, erosi in questi anni, dalla crisi, con case diventate costose da mantenere e che non trovano mercato.

Il sindaco, che riceve i cittadini il martedì mattina, ascolta molte di queste storie. Il bisogno di essere aiutati ad orientarsi in questa situazione economica in rapida evoluzione, dove sembra che una nuova mappa non sia ancora stata scritta, porta i cittadini a cercare una guida, una chiave di lettura, un punto di riferimento nell’istituzione a loro più vicina: il Comune.

In Comune, da ottobre 2013 c’è lo Sportello Lavoro. Gestito da AFOL, agenzia della Provincia deputata al funzionamento dei Centri per l’impiego, lo Sportello di Seveso ha preso in carico ad oggi 192 persone in cerca di lavoro, di cui 8 sono stati collocate.

Il sindaco Paolo Butti afferma “Molti sono preoccupati dal tempo che passa senza che arrivi anche solo l’opportunità di un colloquio. Il rischio di entrare in depressione, con conseguenze negative anche sui rapporti familiari e la perdita di fiducia ed autostima, è reale.” Prosegue poi il Sindaco: “AMALav è un gruppo di auto mutuo aiuto che ha fatto il suo esordio a Seveso due settimane fa, e ha avuto dodici presenze. Torneranno questo giovedì, con la consapevolezza di non essere soli e che parlare di come ci si sente quando si ha perso il lavoro, se non altro, aiuta psicologicamente.”

Continua l’assessore Andrea Formenti: “Avere un “buco” nel curriculum non è certo positivo: è meglio riempire con qualche esperienza personale significativa gli intervalli tra un lavoro e un altro.” Cosa fare dunque lo spiega sempre l’Assessore “L’amministrazione sta per approvare un Regolamento per il volontariato comunale che potrà offrire questa possibilità. Prestare le proprie competenze per un breve periodo come volontario a supporto delle attività istituzionali dell’ente e guadagnare una lettera di referenze da aggiungere al proprio CV, tessere nuovi rapporti e insomma, restare in rete, potrebbe essere un’alternativa al rispondere stancamente a generici annunci, senza ricevere mai una risposta.”

E poi ci sono le aziende: il tessuto economico locale. Artigiani, commercianti, aziende di servizi. Lo scenario economico di Seveso si è evoluto in direzione della terziarizzazione. Ci sono le Associazioni come Unione Commercianti, Confartigianato, ACAI, la Camera di Commercio di Monza, che supportano le imprese, linfa vitale per la nostra città. A loro rivolgiamo l’invito a servirsi dello Sportello Lavoro per trovare sul territorio i lavoratori che intendano assumere. Lo Sportello ha una banca dati di curricula interessanti e soprattutto è in grado di offrire consulenze sulla normativa in tema di doti, mobilità, categorie protette, e molto altro.

Infine, un accenno all’autoimprenditorialità. Su questo tema è attivo l’URP (coordinato da Simona Gruttadauria), che dispone di informazioni sui bandi di finanziamento, sulla formazione, sulle iniziative della Regione, Provincia, Camera di Commercio ed è in rete con le Associazioni imprenditoriali, le Università e i centri di ricerca, EXPO, gli incubatori d’impresa e i parchi tecnologici, varie iniziative pubbliche e private per la diffusione della tecnologia, dell’innovazione e della comunicazione digitale. Rivolto in particolare ai giovani, l’URP è un punto di riferimento per chi vuole sviluppare un’idea e ha bisogno di una “spinta” per fare il primo passo.

Insomma diverse sono le opportunità che l’amministrazione ha messo in atto in questi mesi, e altre ancora sono in fase di studio.

3 commenti

Roberto Fumagalli :
Il Sindaco riceve i Cittadini il martedì mattina o su appuntamento in altri orari. Il lavoro full-time del Sindaco non consiste solo nell'ascoltare i Cittadini. Sono tante le problematiche che un Sindaco deve gestire. Cercando ogni volta di trovare ed applicare la soluzione migliore nell'interesse generale. Ma torniamo al problema iniziale... il Lavoro: un'Amministrazione Comunale non può risolvere i problemi economici generali ma almeno può dare una una speranza alle persone in difficoltà. E a otto persone, fortunatamente, è stato trovato un posto. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
Max :
Nell'articolo c'è scritto "Il sindaco, che riceve i cittadini il martedì mattina, ascolta molte di queste storie." Il martedì mattina? 4 ore alla settimana? 4/168 alla settimana? Ma allora è o non è Sindaco a tempo pieno. Un sindaco deve essere H 24. per poter ricevere, ascoltare, accogliere, condividere le istanze dei cittadini. Il tutto in totale trasparenza e per di più se il sindaco è del PD che si forgia sui principi di democrazia essere SEMPRE disponibile non è assolutamente un problema. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
Sandro :
L'argomento è molto delicato, c'è di mezzo la dignità delle persone, parlarne qui non è molto simpatico sia per chi si trova in questa situazione sia per chi vorrebbe aiutare. Meglio parlarne privatamente. Anche il semplice chiedere aiuto alla Caritas,(che sta già facendo moltissimo per gli extracomunitari e cosa non farebbe per i nostri),è oggetto di vergogna e paura di essere riconosciuto e quindi essere additato come un fallito. La realtà è peggio della fantasia, ci sono casi drammatici che vanno individuati e affrontati con molta delicatezza e moltissima discrezione. Quando si entra in questa dimensione è come se tutto il mondo crollasse addosso e la depressione che ne segue può portare a gesti estremi. Per i 50 enni poi che hanno finito la Cassa Integrazione e la Mobilità, si spegne definitamente la luce. Chi ha messo da parte qualche risparmio riesce a cavarsela ancora, abbandonando il sogno di una vecchiaia più agiata, ma per chi che per un qualsiasi motivo non ha messo via niente è un vero dramma anche pagare la bolletta del gas. Eppure la quantità di denaro circolante è sempre la stessa, ma si sposta dalle tasche semivuote dei poveri per finire in quelle già piene dei ricchi. Questa società esclude chi non c'è la fa, c'è bisogno di lavoro, i capitali devono riprendere a fare impresa e investire sui nostri giovani che sono bravissimi. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi