Seveso: con l'Associazione Don Mezzera la città va nello spazio

"Il desiderio di conoscere ciò che è ignoto è un tratto profondamente radicato nella natura umana: il nostro innato bisogno di novità rappresenta una continua sollecitazione ad 'andare oltre'. Sin dalla preistoria gli esseri umani hanno progressivamente espanso i confini del loro ambiente e hanno sentito l’esigenza di esplorare il mondo, mossi da una segreta attrattiva per tutto ciò che esiste. Gli esploratori di ogni tempo e di ogni tipo sono stati sostenuti dal...

"Il desiderio di conoscere ciò che è ignoto è un tratto profondamente radicato nella natura umana: il nostro innato bisogno di novità rappresenta una continua sollecitazione ad 'andare oltre'. Sin dalla preistoria gli esseri umani hanno progressivamente espanso i confini del loro ambiente e hanno sentito l’esigenza di esplorare il mondo, mossi da una segreta attrattiva per tutto ciò che esiste. Gli esploratori di ogni tempo e di ogni tipo sono stati sostenuti dall’intuizione che quella realtà che tentavano di scoprire, benché ancora ignota, avrebbe avuto in qualche modo un significato per loro e per tutti gli uomini, avrebbe svelato qualcosa a riguardo del nostro posto nel mondo, delle nostre origini, del nostro destino". Così i responsabile dell'Associazione Don Mezzera introducono la rassegna "Scienza a Seveso", una nuova edizione di una iniziativa unica nel suo genere e in grado di coinvolgere sempre un gran numero di appassionati e di curiosi. Per questo 2015 il tema è davvero particolarmente accattivante, uno dei grandi enigmi a cui l'uomo da sempre cerca di dare una risposta nell'intento di trovare nuovi confini: l'esplorazione dello spazio. "Nell’era contemporanea - commentano gli organizzatori - l’impresa scientifica nel suo insieme rappresenta una formidabile forma di esplorazione, che ci permette di estendere la conoscenza del mondo fisico fino a confini mai raggiunti prima d’ora. Ma esiste una ben precisa forma di ricerca scientifica che incarna in termini moderni le avventure degli antichi navigatori: l’esplorazione spaziale. In questo caso infatti non realizziamo esperimenti nel nostro laboratorio e neppure siamo semplici osservatori “passivi” dell’universo intorno a noi, bensì viaggiamo nell’“oceano cosmico” lanciando navicelle spaziali (con a bordo astronauti o, più spesso, sofisticate apparecchiature) per studiare in situ altri mondi e interagire direttamente con ambienti extraterrestri". Ma al di là del fascino dell'esplorazione spaziale, il tema ha anche un altro significato ben preciso: valorizzare il planetario della Fla (Fondazione Lombardia per l'Ambiente) che è stato inaugurato già da qualche mese e che ha già affascinato adulti e bambini. Il primo incontro è in programma questo venerdì 20 febbraio: il fisico

Nicola Sabatini, curatore della mostra "Explorers", interverrà sul tema "Dalla Terra ai confini del sistema solare: l'impresa dell'esplorazione spaziale". Una settimana più tardi, venerdì 27 febbraio, il professore

Marco Beghi del Politecnico di Milano parlerà di "Navigare nello spazio". Nella serata di venerdì 13 marzo, infine,

Amalia Ercoli Finzi (professore emerito del Politecnico di Milano) tratterà il tema "La missione Rosetta: per la prima volta su una cometa". Tutti gli incontri si svolgono nella sede della Fla in largo 10 luglio a partire dalle 21 e sono a ingresso libero. L'iniziativa è organizzata in collaborazione con la Fondazione Lombardia per l'Ambiente, la scuola Frassati ed Euresis, con il patrocinio del Comune di Seveso. A conclusione del ciclo di incontri, domenica 15 marzo sarà inaugurata la mostra "Explorers" che porta idealmente i visitatori a bordo della sonda Voyagers. Sarà visitabile fino al 22 marzo, tutti i giorni, dalle 15.30 alle 19.