Seveso, il Pd: "Se viene convocato il Consiglio comunale andiamo dal Prefetto"

"Non vogliamo essere presi in giro: se il presidente
Massimo Vaccarino convoca la terza seduta di Consiglio comunale sul bilancio, siamo pronti ad andare dal Prefetto per far sentire le nostri ragioni". Agguerriti gli esponenti cittadini del Partito Democratico. Letteralmente infuriati per la voce che circola da qualche giorno sulla possibile convocazione di una nuova seduta ormai imminente di Consiglio comunale. "Se si trattasse del terzo tentativo di approvare il rendicont...

"Non vogliamo essere presi in giro: se il presidente

Massimo Vaccarino convoca la terza seduta di Consiglio comunale sul bilancio, siamo pronti ad andare dal Prefetto per far sentire le nostri ragioni". Agguerriti gli esponenti cittadini del Partito Democratico. Letteralmente infuriati per la voce che circola da qualche giorno sulla possibile convocazione di una nuova seduta ormai imminente di Consiglio comunale. "Se si trattasse del terzo tentativo di approvare il rendiconto - spiegano i rappresentanti del Pd - sarebbe l'ennesima e più sfacciata presa in giro. Abbiamo più volte chiesto in Consiglio comunale prese di posizione e parole chiare al segretario comunale rispetto alle modalità previste per la mancata approvazione del bilancio consuntivo: ma quest'ultima trovata rappresenterebbe una vero e proprio schiaffo a noi e a tutti i cittadini di Seveso.Nemmeno per la mancata approvazione del bilancio di previsione sono previsti tre passaggi in Consiglio". Il Pd, insomma, vuole chiarezza: sia dal Prefetto sia dal segretario comunale: "Servono risposte chiare e non equivoche a noi consiglieri e a tutta la cittadinanza. Questa situazione causa danni economici e blocco di molteplici attività amministrative che portano la città sempre più in basso, ormai verso una deriva dalla quale sarà difficilissimo uscire". Naturalmente il Pd, trattandosi di Consiglio comunale, non può fare a meno di individuare responsabilità politiche, prendendosela in modo particolare con il sindaco

Massimo Donati. "Banali e strumentali le sue affermazioni quando sostiene che vuole approvare il bilancio di previsione senza aumentare l'Imu, così come quando parla di presentazione di una nuova proposta di interramento. Sono passaggi di vera politica a discapito dei tecnicismi di un intervento del Commissario Prefettizio. A queste parole rispondiamo che la politica si fa con il consenso. In un ambito democratico ogni progetto politico deve essere sostenuto da una maggioranza: e Donati, eletto con solo un centinaio di voti in più del suo contendente su oltre 10 mila votanti, ha da tempo perso 9 dei suoi 13 consiglieri votando in giunta un bilancio con solo 2 assessori sui 6 iniziali. Siamo certi che lui e i suoi due assessori, Luca Volpi e Nicola Tallarita, tra pochi mesi in campagna elettorale tenteranno di sostenere che avrebbero voluto portare l'interramento e non aumentare le tasse ma che glielo hanno impedito. Che ci risparmino questa presa in giro. Basta far campagna elettorale sulle spalle dei cittadini". La voce di un Consiglio comunale da convocare nei prossimi giorni è giunta in realtà anche alle nostre orecchie. A differenza di quanto ha udito il Pd, noi abbiamo captato qualcosa di diverso. In aula, dunque, non tanto il terzo tentativo per il rendiconto (che ormai dovrebbe essere di competenza del commissario), quanto la possibilità di discutere di un piano delle alienazioni propedeutico al previsionale: con una più che probabile bocciatura, insomma, l'unica strada percorribile per Donati sarebbe aumentare l'Imu, scaricando però la responsabilità politica sull'opposizione. Da una parte e dall'altra ognuno cerca di sparare le cartucce che ha ancora a disposizione. Una cosa è certa: siamo agli ultimi colpi.