Seveso, l'opposizione attacca: "Donati si dimetta"

Non era proprio un Consiglio comunale quello che si è svolto ieri sera in via De Gasperi, ma i gruppi di opposizione c'erano tutti. Nonostante la comunicazione del presidente
Massimo Vaccarino che in mattinata aveva disposto
il rinvio della seduta al 21 maggio. Porte chiuse e luc...

Non era proprio un Consiglio comunale quello che si è svolto ieri sera in via De Gasperi, ma i gruppi di opposizione c'erano tutti. Nonostante la comunicazione del presidente

Massimo Vaccarino che in mattinata aveva disposto

il rinvio della seduta al 21 maggio. Porte chiuse e luci spente, naturalmente, poiché il custode non aveva avuto indicazioni per fare entrare le persone. I consiglieri, però, non hanno rinunciato a far sentire la loro voce in strada. Primo fra tutti Marzio Marzorati che, addirittura, strillava facendo l'appello per chiamare il sindaco

Massimo Donati, il Presidente del Consiglio e i leghisti che, nella serata, non si sono proprio visti. Ne abbiamo approfittato per raccogliere alcune dichiarazioni.

Giorgio Garofalo (Partito Democratico) "E' l'ennesima vicenda di questa sgangherata maggioranza che ogni giorno si contraddistingue per episodi ridicoli. La Lega Nord ora se la prende con il sindaco Massimo Donati, ma solo a parole. Se i leghisti fossero seri e volessero davvero far mancare la loro fiducia al primo cittadino, invece di inviare i comunicati stampa potrebbero ricordarsi che in Comune c'è una nostra mozione di sfiducia al sindaco già protocollata: potrebbero firmarla anche loro. Certo, se fossi al posto di Donati mi dimetterei subito, sarebbe più dignitoso. Vergognoso anche il rinvio del Consiglio comunale. Nessuno mi ha detto niente, l'ho saputo da voi giornalisti. Questa è una gravissima mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni. Ci rivolgeremo di sicuro al Prefetto. Intanto abbiamo una certezza: la Giunta Donati-Lega ha creato una serie di problemi e ora li lascia in eredità ai sevesini".

Marzio Marzorati (Lista Civica per Seveso) Il comportamento di oggi non è originale: questa maggioranza ha svilito il ruolo del Consiglio comunale convocando la seduta dopo tre mesi, evitando di interpellare i capigruppo. Questo è l'epilogo. Donati e la Lega hanno cercato di stare a galla qualche giorno in più, ma non stavano amministrando. La colpa è soprattutto della Lega Nord che non è capace di assumersi le sue responsabilità: se ne va da Aspes, dalla Giunta: quando se ne va anche da Seveso? Hanno speso male i soldi pubblici e ora non possiamo neanche parlare di bilancio. In tanti anni di amministrazione non ho mai visto una cosa simile. E' gente che non ama Seveso e che non deve più amministrarla. Comunque lo avevo detto a tutti che Galli non sarebbe durato più di due mesi".

Marco Mastrandrea (Popolo delle Libertà) "Il rinvio del Consiglio comunale denota un atteggiamento irrispettoso. Vaccarino è presidente di tutti i consiglieri comunali eletti democraticamente dai cittadini. Tra l'altro è possibile che io non sia stato nemmeno avvisato del rinvio? Tornato da Milano dopo una giornata di lavoro trovo nella cassetta della posta una lettera del messo comunale, che mi avvisa di passare a ritirare la comunicazione in municipio il giovedì mattina: per dirmi che la sera prima la seduta non c'è? Complimenti! Dal punto di vista politico, invece, devo dire che quando si parla di Aspes il sindaco e la Lega si nascondono sempre. Ora ne pagheranno le conseguenze, anche penali se ci saranno i presupposti. Non se la cavano dimettendosi. Galli pensa di poter raccogliere consensi continuando a dimettersi? Intanto i cittadini subiscono quattro anni di governo sevesino disastroso".

Daniele Tagliabue (Sevesoviva) "Poteva essere l’occasione per informare il Consiglio Comunale di quali decisioni su Pedemontana erano state chieste dall’assessore regionale Raffaele Cattaneo e, si dice, firmate da Donati. Invece no: Consiglio del 2 maggio rinviato di 20 giorni e niente informazione. Tipico metodo da Pdl: quelli che fino a ieri l’hanno applicato, Marzorati e Mastrandrea, oggi si stracciano le vesti per ottenere un primo piano sui giornali e attaccare Donati che vollero con loro, in maggioranza, un anno prima della scadenza del loro mandato; un numero da circo del 2007, dimenticato. Ma tornando al metodo, sarebbe lo stesso con cui Marzorati ha firmato una ferrovia a raso che divide in due Baruccana o con cui Galbiati ha tentato di far passare un sottopasso di via Montello. La disinformazione e le decisioni prese sotto ricatto sono metodo tipico del Pdl e dell'assessore Cattaneo. Il ricatto, immaginiamo, sarà stato sempre il solito: Cattaneo lancia due monetine a Donati che, per prenderle, casca in trappola. I particolari ce li spiegheranno tra qualche settimana. Cattaneo usò lo stesso metodo con Galbiati far passare il sottopasso sud, opera giustamente stoppata, sul territorio di Seveso: per la cronaca ora il sovrappasso lo realizzerà Cesano, sul suo territorio e a costo zero per i sevesini; qualcuno informi i tre dissidenti del Pdl che sono ancora lì a cercare le due monetine. La morale è semplice: apertura, studio condiviso dei problemi e consapevolezza delle motivazioni quando si decide, sono la sola garanzia per fare una amministrazione dignitosa. Naturalmente questo metodo non funziona con tutti: il Pd dopo aver voluto la Commissione Interramento e approvato due delibere "pesanti", in due mesi ha rinnegato tutto".