Seveso, sottopassi: "Ci sono voluti sette anni, ma c'è arrivato anche Butti"

La scelta di studiare il sottopasso per superare le Ferrovie Nord (anzi, due: oltre a quello veicolare a confine con Cesano Maderno ora si parla anche di quello ciclopedonale in via Corridoni) continua a far discutere. Se c'è chi ha criticato il sindaco
Paolo Butti perché non persegue l'obiettivo dell'interramento, c'è chi lo paragona all'ex sindaco
Clemente Galbiati. Un paragone che viene ora riproposto dai Popolari per Seveso, sostenitori proprio di Galbi...

La scelta di studiare il sottopasso per superare le Ferrovie Nord (anzi, due: oltre a quello veicolare a confine con Cesano Maderno ora si parla anche di quello ciclopedonale in via Corridoni) continua a far discutere. Se c'è chi ha criticato il sindaco

Paolo Butti perché non persegue l'obiettivo dell'interramento, c'è chi lo paragona all'ex sindaco

Clemente Galbiati. Un paragone che viene ora riproposto dai Popolari per Seveso, sostenitori proprio di Galbiati, che tirano le orecchie all'attuale primo cittadino: colpevole di aver maturato l'idea del sottopasso, dopo averlo criticato, ma con sette anni di ritardo e senza la prospettiva di ottenere nel breve periodo i finanziamenti per realizzarlo. Pubblichiamo la lettera che abbiamo ricevuto.

Correva l’anno 2007. Il 5 luglio il Consiglio Comunale di Seveso approvava un “Accordo con Regione Lombardia e F.N.M. esercizio S.p.A. per la progettazione e la realizzazione delle opere prioritarie ed urgenti sulla linea ferroviaria Milano–Bovisa–Seveso–Asso nel territorio di Seveso” in cui si individuavano come interventi urgenti e, conseguentemente, prioritari:

• un sottopasso veicolare sud, che si sviluppa in Comune di Seveso, a ridosso del confine con il Comune di Cesano Maderno, avente finalità di pervenire alla riduzione della congestione della viabilità locale;

• un sottopasso di stazione, destinato a migliorare l’accessibilità alle banchine e all’attraversamento ciclo-pedonale, situato tra Via Corridoni e Via Raffaello Sanzio;

• l’adeguamento funzionale della stazione finalizzato alla sicurezza e alla riduzione dei tempi di chiusura dei passaggi a livello esistenti.

Al termine di una infuocata discussione l’accordo venne approvato con il voto favorevole della maggioranza di centro-destra e il voto contrario dei Consiglieri di Lega Nord, SDI, Margherita e PD (tra cui l’allora consigliere Paolo Butti).

Dopo sette anni riempiti da fiumi di parole, da studi di fattibilità, dai proclami dell’inconcludente Giunta Donati – Lega Nord sull’imminente interramento della ferrovia, siamo tornati, come spesso succede a Seveso, alla casella di partenza. E così abbiamo potuto leggere sui giornali locali che l’Amministrazione Comunale a guida PD ha preso atto che “… il continuo rinvio di decisioni degli scorsi anni tra l’abbassamento del piano del ferro e interventi alternativi ha portato a uno stallo che la città sta pagando e continuerà a pagare” e quindi che “… ora è tempo di prendere decisioni importanti: c’è un problema oggettivo di mancanza di risorse comunali.” E quindi che si ricomincia a parlare con Ferrovie Nord con l’obiettivo di “… raggiungere in modo sicuro la stazione e diminuire le code ai passaggi a livello”. Come l’Amministrazione pensa di raggiungere questo obiettivo? Ma è ovvio, realizzando:

• un sottopasso ciclopedonale nell’area della stazione;

• un sottopasso veicolare sud, al confine con il Comune di Cesano Maderno, in fondo a via Repubblica;

Ci sono voluti sette anni, ma ci sono arrivati anche loro …

Ovviamente servirà un nuovo studio di fattibilità (se si potessero rivendere tutti gli studi di fattibilità depositati in municipio saremmo il Comune più ricco d’Italia), ma questa è una caratteristica della Amministrazione PD-Butti. La mancanza di coraggio nel prendere le decisioni necessarie viene mascherata dalla continua richiesta del parere di sempre nuovi esperti. La Giunta non considera possibile la valorizzazione delle competenze dei dipendenti comunali per valutare studi già fatti e depositati al protocollo e negli uffici.

Comunque i Sevesini possono stare tranquilli: la fase operativa per eventuali sottopassi non inizierà prima del 2016. Abbiamo infatti perso nuovamente il treno … dei finanziamenti. I fondi che nella convenzione del 2007 erano stati stanziati per la costruzione del sottopasso veicolare a sud di Seveso sono stati dirottati a Bovisio, dove il sottopasso è in costruzione. E per quanto riguarda il sottopasso ciclopedonale di stazione, TreNord ha già approvato e sta realizzando un corposo piano di ammodernamento delle stazioni da Bruzzano a Mariano, interventi che si concluderanno tra un paio d’anni. Prima di allora non ci saranno tempo e risorse per un nuovo intervento. Seguiamo perciò il saggio consiglio dato tempo fa durante la predica della Messa festiva da uno dei nostri sacerdoti: teniamoci sempre in macchina un buon libro o una buona rivista, in modo da usare bene il tempo che, nei prossimi anni, continueremo a passare fermi al passaggio a livello. Nel frattempo invitiamo l’Amministratore comunale a dare seguito a quanto dichiarato: i finanziamenti non arrivano da soli. Occorre continuare a interloquire con Regione Lombardia e TreNord.

Per chiudere queste nostre considerazioni sulla ferrovia, facciamo presente che dietro la nuova stazione di Baruccana un parcheggio è pronto da mesi, ma non è utilizzabile perché sbarrato da transenne. Quando verrà finalmente aperto ai numerosi pendolari della tratta Seregno-Saronno?  Questo è un atto di totale pertinenza e responsabilità della Giunta Butti. Ulteriori ritardi non sono giustificabili.

Mentre siamo tutti preoccupati per gli sviluppi della vicenda Aspes, che rischia di svuotare casse comunali già povere e travolgere un’Amministrazione Comunale indecisa e titubante, almeno una buona notizia in questi mesi c’è stata: la caserma dei carabinieri è finalmente in funzione. Un’opera fortemente voluta e avviata (consenso politico, progetto, finanziamento, inizio lavori) dalle maggioranze di centro destra che hanno gestito Seveso dal 1998 al 2008. Si scrive Butti ma si legge Galbiati.

Popolari per Seveso

9 commenti

Max :
Riflessione oculata http://www.seveso5stelle.it/davvero-i-sottopassi-sono-la-soluzione-per-seveso/ | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
Max :
Paolo Butti il sindaco più congeniale per le Nord. Ha chiesto a Regione e Nord le intenzioni, la risposta è stata picche e con arrendevolezza e ignavia è passato ai sottopassi senza mostrare grinta e amore per la città, consegnandola per sempre ai sottopassi utilizzando argomentazione degne del miglior dialetto democristiano. Quindi il PD (prima DS+Margherita) ha lottato per l'interramento solo per scopi elettorali e ora riceve i complimenti di Galbiati. "Ci abbiamo provato ma alla Regione e alle Nord non vogliono, uffi. Sniff sniff, e allora dai facciamo i sottopassi che qualcosa dobbiamo fare." Butti e il trasformista PD sarà ricordato per sempre con colui che ha dato il colpo di grazia all'interramento. Distribuisce colpe, mischia argomenti diversi, trova parole per giustificarsi ma alla fin della fiera tutto l'ambaradan ciellino storico dominatore delle Nord si frega le mani compiaciuto e contento. Mancanza di risposte concrete? Si, ma chissà che domande ha fatto! In nome della trasparenza e della condivisione sempre ostentata dai democratici, esistono verbali dei vari incontri? Ci sono corrispondenze protocollate? Si può sapere in che modo ha agito la democratica e trasparente giunta Butti nei confronti della Regione e delle Nord riguardo l'interramento? Oppure è tutto segreto e riservato? Oppure peggio ancora, non esiste niente? La principale preoccupazione nel comunicato di Butti è scaricare le colpe ma intanto avallai sottopassi! Decisione che oggi 2014 è sempre stata nelle corde del PD (prima DS+Margherita) dal 2006. Otto anni di ipocrisia conveniente e utilitaristica per arrivare oggi a togliersi la maschera e ritornare all'idea Cassetta del 1998, poi cancellata da Galbiati, rivoluta da Galbiati stesso (5 luglio 2007), cancellata da 2 mozioni del PD e della Lega (6 maggio 2009) e ora appoggiata dal PD, ma la colpa è di altri. Solo a Seveso! | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
ERMENEGILDO :
Max, Seveso rispecchia fedelmente la critica situazione dell'Italia, dalle Alpi alle Madonie! Tutti colpevoli? Nessun colpevole! Escludo che Carlo Malugani, Presidente Ferrovienord della Lega Nord, ignori la situazione agonizzante del CENTRO di SEVESO, e sarà sempre peggio, visto che noi SEVESINI abbiamo cessato di essere una COMUNITA’! Maroni, Salvini, Romeo, leghisti anche loro, conoscono la situazione, come la conoscono i ciellini Formigoni, Cattaneo, Ceresoli insieme ad Achille, Barra Caracciolo e la legale di FNM Tiraboschi; sanno anche che la Regione Lombardia, negli anni '70, ha omesso di evitare l'incidente diossina; i regionali sanno che per quel disastro la Regione ha incamerato 62 miliardi di lire per i danni subiti dai SEVESINI. I regionali sanno anche che il CENTRO di SEVESO gli fa molto comodo. Non si interra la ferrovia per mancanza di soldi? BALLE! La ferrovia non si interrerà fino a quando lo zerbino SEVESO servirà ad evitare che gli azionisti di FNM non affrontino la spesa per un nuovo centro logistico di servizi della ferrovia Milano Asso. Dal confine di Barlassina a Via Manzoni è una grossa fetta di torta, che fa molto comodo agli azionisti FNM, quindi, anche alla Regione Lombardia, la quale è governata (O NO?) dalla Lega Nord, il cui capogruppo credo chi si chiami Massimiliano Romeo, eletto nel nostro collegio elettorale e incaricato dai vertici leghisti per curare la questione FNM a Seveso. Quindi, caro Max, noi SEVESINI, abbiamo poche cartucce: NON SPRECHIAMOLE! Butti e Donati non sono Cattaneo, come non lo sei tu e non lo sono io. Galbiati? strumento molto efficaci in mano ad i suoi amici ciellini in Regione ed in FNM, per creare la situazione attuale... “in nome del progresso... che vuole le sue vittime.” Questa frase la pronunciò Galbiati, oggi a capo dei Popolari per Seveso, dopo aver vinto le elezioni nel 1998 e la sua conversione dall'interramento della ferrovia ai sottopassi! | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
RENATO :
HO NOTATO CHE TAGLIABUE NON SI ARRENDE, ALLORA VOGLIAMO E PRETENDIAMO INIZIATIVE FORTI ADESSO. ADESSO O MAI PIU'.VOGLIAMO LA GRINTA!!!!! SE FARE INIZIATIVE FORTI VUOL DIRE ALZARE LE .......DALLA SEDIA E MUOVERSI VERSO LE SEDI FNM/REGIONE LOMBARDIA, MA ALLORA SBRIGHIAMOCI. FACCIAMO APPELLI VELOCI A CHI E' D'ACCORDO, E POI.................... ....................M A N I F E S T I A M O! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
SevesinoDOP :
Si, ci è arrivato anche Butti, alla soluzione sbagliata........... | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
SEVESOFOREVER :
IDEM COME SOPRA. MA CI MUOVIAMO A MANIFESTARE IL DISAGIO DELL'OPERA O CI STIAMO FACENDO AFFOSSARE. SIAMO COME AL CINEMA, COMODI RANNICCHIATI NELLA NOSTRA BELLA POLTRONA E CI GODIAMO LA NOSTRA LENTA AGONIA. QUESTO E' PURO MASOCHISMO!!111 | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
Paolo Butti :
Il percorso fatto dal Partito Democratico in questi anni si basava su una precisa logica: realizzare interventi diversi da quelli dell'interramento avrebbe pregiudicato politicamente ed economicamente la realizzazione anche futura dell'interramento locale. Per questo motivo abbiamo sostenuto tutto il percorso di approfondimento realizzato in commissione interramento negli anni scorsi. Regione Lombardia alla fine di questo percorso non ha dato il suo avvallo ne politico ne economico. Sono nel frattempo subentrati altri fattori esterni negativi come la mancanza di un coinvolgimento sovracomunale e la pesantissima crisi economica attuale. A fronte di queste situazioni abbiamo chiesto in questi mesi a Regione Lombardia risposte definitive ed immediate rispoetto ad una volontà immediata di realizzare un interramento locale a Seveso. La mancanza di risposte concrete, i nuovi eventi esterni sopraggiunti, la necessità di attuare interventi immediati e concreti per limitare i disagi sul territorio, questi fattori ci hanno portato a prendere delle decisioni assumendocene la responsabilità politica, anche a fronte di un ente come Regione Lombardia che non ha mai avuto il coraggio ed il senso di responsabilità per dare risposte chiare e definitive anche se inpopolari. Lo stallo attuale è perciò principalmente dovuto alle forze politiche di centrodestra che a Seveso e in Regione in questi anni non hanno mai voluto dare risposte chiare, nascondendo dietro queste ambiguità le loro divisioni interne. Queste sono le ragioni dell'immobilismo di questi anni, tra l'altro causato dall'iniziale posizione contro il sottopasso sud sostenuta proprio dalla prima giunta Galbiati. Nessun impegno economico è stato preso dalla giunta Butti per la realizzaizone di studi di fattibilità. Piuttosto pensiamo ai 90 mila euro spesi dalla giunta Galbiati per un progetto di riqualificazione del centro sportivo delle piscine MAI REALIZZATO. Proprio in questi giorni, e li presenteremo alla stampa mercoledì, sono stati consegnati da ferrovie nord tre studi di fattibilità per interventi da noi richiesti a Baruccana e proprio l'ultima giunta ha approvato un progetto di tutela del patrimonio comunale con riqualificazione delle stalle di Villa Dho realizzato in modo molto competente dagli uffici comunali. Questi sono i fatti. La giunta Butti, non sta sfuggendo alle decisioni, anzi, parlando di Aspes, sta cercando di risolvere una situazione pesantemente negativa causata da anni di gesione politica fallimentare da parte delle precedneti amministrazioni. Ciò anche a scapito della nostra popolarità. Accantonare 600 mila euro nell'ultimo bilancio per copertura dei debiti con Aspes sicuramente è stata una decisione difficile perchè è pesata con una forte tassazione nelle tasche dei cittadini di Seveso. Chi ci ha preceduto ha deciso di rinviare questa resa dei conti senza aver il coraggio politico di affrontare i problemi rispetto a debiti che la società ha assunto nel corso degli anni con l'approvazione delle amministrazioni politiche precedenti. Questi sono i fatti. In ultimo la caserma dei carabinieri. Non siamo mai stati contrari. Abbiamo sin dall'inizio sostenuto che la realizzazione condivisa di un'unica caserma tra Seveso e Meda avrebbe permesso di spendere meno ed avere più militari sul territorio. E devo dire che questa richiesta di accorpamento è stata sottoposta all'Arma anche nei mesi scorsi come obiettivo da realizzarsi nella nuova caserma sevesina. Abbiamo lavorato politicamente, economicamente (con l'impegno di circa 60 mila euro) e concretamente con tecnici ed operai, in questi mesi perchè la caserma venisse aperta al più presto. Va anche però detto che questo edificio è costato negli anni circa 900 mila euro al comune di Seveso ed oggi, una volta entrato a regime, verrà occupato da una quindicina di militari con una dimensione che ne potrebbe però ospitare sino a 30. Quindi ben venga, come lei sostiene, LA CASERMA DI GALBIATI, ma diciamole tutte le cose. Paolo Butti | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
daniele tagliabue :
Galbiati consiglia un buon libro nei tempi di attesa ai passaggi a livello ma ha mai difeso il nostro diritto di passaggio in piano sulle vie di Seveso prima di regalare la città a Ferrovienord ? Mai, come Butti. Non sanno neanche di avere dei diritti ! Butti dice di aver fatto un percorso di approfondimento, ma ha mai lottato veramente per le conclusioni, che ha pure approvato con il voto, alla fine di quel percorso. Mai, come Galbiati. Peggio, le ha rinnegate solo perché Maroni ha fatto spallucce. Si lamentano perché il parcheggio di Baruccana è chiuso e il sottopasso mal realizzato, ma si sono mai resi conto che Ferrovienord non è interessata a risolvere i problemi delle città che attraversa ma solo ad aumentare il numero dei treni/km in base ai quali percepisce i contributi statali ? Si sono mai accorti che i contratti di servizio che Ferrovienord firma con la Regione non prevedono alcun livello di qualità di gestione dell’infrastruttura per i territori attraversati ? Mai, nonostante 20 anni di politica ! C’è veramente qualcuno che crede che il terzo sottopasso di Cesano risolverà i problemi di Seveso ? Siamo nell’ambito di illusioni ben peggiori delle nostre ! Noi, insieme a una Lega Nord e a un PD che oggi non esistono più, abbiamo costretto Ferrovienord a progettare l’interramento locale di Seveso e a fargli scrivere che è l'unica soluzione desiderabile per le ferrovie e per questa bella città; ancora una delle più belle dei dintorni, nonostante quello che gli hanno fatto. Intitolereste una via di Seveso a uno dei due sindaci sevesini che, qui sopra, si abbracciano per promuovere il terzo sottopasso di Cesano e la strisciante divisione in due di Seveso con la sola approvazione di chi vive la città come dormitorio e ha solo bisogno di andarsene in fretta la mattina ? Noi no. Noi lottiamo per l'unica soluzione che da futuro alla nostra città. www.sevesoviva.it | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
ERMENEGILDO :
Ma questi sedicenti Popolare per Seveso, chi sono? Da dove vengono? Dove vivono? Dov’erano alla fine degli anni ’90? Lo sanno che prima di convertirsi ai sottopassi, il Sig. Clemente Galbiati condannò il sottopasso sul confine di Cesano Maderno voluto da Cassetta? Lo sanno, questi sedicenti Popolare per Seveso, che Galbiati comperò le azioni della METRO BRIANZA SPA, nata apposta, su iniziativa del Comitato InterramentoFNM, per interrar la ferrovia? Lo sanno, questi Popolare per Seveso, che Galbiati divenne Sindaco di Seveso nel 1998 proprio con l’urlo di W l’interramento della ferrovia, ABBASSO il sottopasso di Cassetta? Lo sanno questi sedicenti Popolari per Seveso che la ferrovia sarebbe sta interrata entro il 2005 se Formigoni e tutto il ciellame di FNM non avessero snobbato (forse è meglio dire PRESO IN GIRO) il Comitato InterramentoFNM e la NORCONSULT, che doveva eseguire l’opera di interramento della ferrovia per conto della METRO BRIANZA S.P.A.? Per cortesia: quando si parla di FERROVIA, SOTTOPASSI, PEDEMONTANA e di EDIFICI PUBBLICI degli ultimi vent’anni, primo: ci si informi su come si susseguiti i fatti dal 1994 in poi, se non si conoscono; secondo: certe persone, su certe cose, abbiano il PUDORE di aver PUDORE! Anch'io son d'accordo con daniele tagliabue:"L'UNICA SOLUZIONE CHE DA' FUTURO ALLA NOSTRA CITTA', E' L'INTERRAMENTO DELLA FERROVIA.LA PUERILE TESI CHE NON CI SONO SOLDI NON REGGE:LA REGIONE NON HA UTILIZZATO 800.000.000 DI EURO MESSI A DISPOSIZIONE DALL'UNIONE EUROPEA!" | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi