Firmata la convenzione: 11 associazioni cureranno la manutenzione del Lambro

TRIUGGIO - Ieri pomeriggio una firma importante: quella tra il Parco Valle Lambro e undici associazioni dei Comuni situati lungo l'asta del fiume. Saranno loro a curare la manutenzione del Lambro durante l'anno con almeno 12 ispezioni e 6 interventi.

Dal monitoraggio dell’asta fluviale per il rilevamento di criticità, alla 
rimozione degli alberi presenti sull’alveo. Senza dimenticare l’abbattimento degli alberi pericolanti, o ammalati, sulle sponde ed in loro prossimità, oltre all’apertura e manutenzione dei percorsi di accesso alle rive e alla rimozione dei rifiuti dalle sponde e dai percorsi di accesso. Si occuperanno di questi compiti le 11 associazioni del territorio che ieri pomeriggio hanno sottoscritto la convenzione per la manutenzione ordinaria del fiume Lambro con il Parco Valle Lambro.

La vecchia convenzione era scaduta alla fine del 2015. Va sottolineato che dal 2012 le competenze idrauliche sul fiume Lambro sono state trasferite da Regione Lombardia ad Aipo. A seguito di questa decisione il Parco regionale della Valle del Lambro ha sottoscritto con Aipo una convenzione nella quale il Parco ha assunto il ruolo di curatore della manutenzione ordinaria del fiume Lambro anche attraverso l’affidamento di queste funzioni ad associazioni e soggetti territoriali.

A siglare l’accordo che ha validità per tutto il 2016, sono le Protezioni civili dell’Alta Brianza (che si occuperanno del tratto che va dal ponte Stallo alla traversa Baggero oltre al parte nel territorio del comune di Lambrugo), Arosio-Inverigo (dal ponte della Como-Bergamo fino alla Fornacette), Briosco (continuando verso sud fino a Peregallo e sulla riva sinistra fino a Resiga), Verano Brianza (la sponda destra compresa dalla Cartiera di Briosco ad Agliate), Carate Brianza (dal ponte di Agliate al confine nord di Triuggio: a Carate sul lato sinistro e ad Albiate sul lato destro), Triuggio (la ponda destra da Ponte Albiate fino alla confluenza con il Rio Cantalupo), Macherio-Sovico (dal ponte di Canonica a quello di Peregallo) e Biassono (da Peregallo all’ingresso del Parco di Monza), oltre alla Val di Lurago D’Erba (dalla traversa Baggero al ponte della Rogolea), e le associazioni degli Amici della Natura di Triuggio (da Rancate a Ponte Albiate e confluenza del Rio Cantalupo fino a ponte Canonica e sponda sinistra) e Amici del Lambro di Sovico (da Ponte Albiate fino a Ponte Canonica su sponda destra).

Le associazioni si impegnano a eseguire un minimo di 12 ispezioni e un minimo di 6 interventi all’anno. A tutte le associazioni verrà dato dal Parco Valle Lambro un contributo, per il lavoro svolto, che ammonta complessivamente a 31.500 euro. 

"Bisogna tornare indietro fino al 2003 - afferma Eleonora Frigerio, presidente del Parco Valle Lambro - quando il Parco, a seguito dell’alluvione che colpì l’intera valle nel 2002, avviò un primo programma di manutenzione straordinaria che in due anni portò al riassetto del fiume eliminando tutte quelle criticità che avevano favorito l’esondazione in diversi centri abitati, per raccontare la genesi di questo accordo. Vennero abbattuti centinaia di alberi pericolanti, rimossi quelli già caduti in alveo, rifatti centinaia di metri di argini e sponde e riaperti diversi sentieri di accesso al fiume. Al termine di tali lavori, al fine di garantire la manutenzione minuta del fiume quale baluardo contro l’incuria e l’abbandono, il Parco Regionale della Valle del Lambro in collaborazione con alcune Associazioni del territorio, nello spirito di condivisione degli intenti, decise di affidare loro alcuni tratti significativi del Lambro affinché provvedessero alla manutenzione. Questo importante legame che negli anni si è creato e che lega a filo doppio il Parco e le associazioni del territorio, testimonia l’importante lavoro che quotidianamente viene fatto dai volontari. Un’iniziativa questa, così preziosa e innovativa da essere integralmente ripresa dalla nuova Legge N. 4 /2016 di Regione Lombardia di Difesa del Suolo, quale esempio di “buona pratica” da esportare in tutta la Regione".