Regione e Comune discutono del vecchio ospedale: sarà un polo dedicato alla fragilità

VIMERCATE - Un incontro in Regione Lombardia per ridiscutere il vecchio Accordo di programma sottoscritto nel 2009 sul vecchio ospedale. Il sindaco Francesco Sartini e l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, vogliono creare un polo dedicato ai Servizi sociali e alla fragilità

"Regione Lombardia conferma la volontà di intervenire sull'area del vecchio ospedale. Alla luce delle nuove esigenze emerse sul territorio, è disponibile a valutare modifiche al vecchio Accordo di programma che comportino interventi più innovati come la realizzazione di progetti e servizi a carattere più specificatamente sociali. Tutto questo nel rispetto degli obiettivi dell'Accordo tra cui il rientro degli investimenti effettuati dalla Regione per la costruzione del nuovo ospedale". Lo ha dichiarato in una nota l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera a margine dell'incontro con il sindaco di Vimercate, Francesco Sartini, che si è tenuto nei giorni scorsi presso l'assessorato al Welfare a Palazzo Lombardia.

"L'Accordo di programma per la valorizzazione urbanistica delle aree sede del vecchio ospedale di Vimercate - ha spiegato Gallera - è stato sottoscritto da Regione, Azienda Ospedaliera e comune di Vimercate nel 2009. Oggi le esigenze sul territorio sono mutate ed è per questo che, come ho confermato durante l'incontro molto positivo di ieri con il sindaco di Vimercate Sartini, mi rendo disponibile a studiare e valutare soluzioni innovative e più attente alle condizioni di fragilità".

"Una rivisitazione del Programma integrato di intervento - ha concluso Gallera - non dovrà però prescindere dal rispetto degli obiettivi dell'Accordo stesso cioè la riqualificazione del tessuto urbano, il rientro degli investimenti effettuati dalla Regione per la costruzione del nuovo ospedale e la necessità di non produrre eccessivi slittamenti dei tempi previsti per la fase di attuazione. Ben venga un eventuale coinvolgimento del Politecnico in una possibile revisione dello strumento urbanistico".